di Lorenzo Lugli*
"Ho letto con attenzione l’articolo riguardante il dibattito sull’intitolazione a Silvio Berlusconi di un luogo della nostra città. È sorprendente notare come il mio intervento sia stato ridotto a una semplice battuta sul “Mi consenta” pronunciato in apertura, mentre ho cercato di affrontare questioni ben più rilevanti e significative.
In particolare, ho motivato le ragioni del disaccordo riguardo alla proposta di intitolazione, evidenziando le implicazioni che essa comporta. La figura di Berlusconi, la cui eredità politica fu segnata da numerosi scandali e accuse di corruzione, evasione fiscale e conflitti di interesse ha rappresentato per molti anni un modello di potere distorto e autoritario, in cui gli interessi personali e di parte hanno prevalso sul bene comune. Intitolare una strada a lui significherebbe, in un certosenso, legittimare quel modo di fare politica. Ritengo perciò che l’iniziativa non solo sia inappropriata, ma contraria ai valori di giustizia e responsabilità che dovrebbero guidare le nostre scelte. Inoltre, ho dovuto rispondere alle affermazioni del consigliere regionale Giovanni Dallasta, recentemente approdato nelle file di Forza Italia dopo esser estato eletto nelle liste della Lega, che ha messo in discussione la mia coerenza politica. Ho chiarito che non ho mai cambiato le mie posizioni e continuo a rimanere fedele ai valori e ai programmi che rappresento".
*consigliere comunale M5S