"Spettacolo, la sfida è difendere il lavoro"

Vimini e Ricci hanno parlato via web col mondo della cultura ‘vittima’ delle restrizioni. E ad Ancona manifestazione regionale

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Non si va più in scena. I proiettori si sono spenti. Inizia già ad esserci polvere sulle poltrone. Teatri, cinema, cultura, spettacolo. Uno dei settori più colpiti dal lockdown e ora nuovamente con le spalle al muro dopo l’ultimo Dpcm del 25 ottobre, è stato ascoltato dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci e dall’assessore alla Bellezza Daniele Vimini. Quaranta persone del mondo della cultura ieri si sono connesse in videoconferenza per dire la loro al Comune. Circa 300 invece erano in piazza ad Ancona per protestare contro le misure restrittive del governo. "In tutti questi mesi abbiamo cercato di non fermare la cultura – racconta Ricci – Le cifre stanziate non possono che tamponare le esigenze economiche di un settore fortemente colpito come quello della cultura".

All’incontro via web erano presenti associazioni, cinema, orchestre, liberi professionisti e cooperative. Alcuni hanno preso parola, altri hanno ascoltato. "Abbiamo voluto questo momento per fare un punto sui provvedimenti a livello nazionale e locale ma anche per intercettare gli spunti e le richieste che ci arrivano da chi fa spettacolo dal vivo e il cinema per poi muoverci in questa direzione", racconta Vimini, delegato alla cultura e al turismo. Se il teatro ha chiuso, i musei rimangono ancora aperti, l’unico tassello di una cultura ormai sempre più ristretta. "Il vero sforzo ora è di trovare le condizioni per continuare a lavorare, garantire il lavoro al di là della presenza del pubblico, trovando formule innovative e creative. Questo tavolo si potrà allargare e magari dividere per settori per lavorare meglio", prosegue Vimini. Durante il lockdown attori e musicisti si sono dovuti riadattare con performance online e le orchestre suonando davanti a una webcam.

Silvia Ortolani, 49 anni, lavora da circa 30 anni al cinema Solaris, una di quelle realtà che a giugno aveva provato a ripartire. "Per quanto noi eravamo in sicurezza abbiamo dovuto richiudere. Ma già rivedere i clienti mettere piede dentro il cinema è valsa la pena della riapertura", racconta Silvia. 21 giugno su le serrande, 24 ottobre di nuovo giù. Quattro mesi dove "pian piano stavano rientrando in sala i volti che conoscevo. L’anno scorso di questi tempi uscivano Joker e Parasite, grandi film che tutti sono andati a vedere al cinema", prosegue Silvia, una che ha sempre vissuto con la passione della cultura, "un grande mondo che non può morire così".

Pesaro distribuirà parte del bonus di un milione di euro alla cultura, anche sottoforma di beni e servizi, con una cifra di 100mila euro in porzioni da 1000 come ristoro per quelle realtà cui è crollato il fatturato. Qui sono inseriti tutti i codici Ateco dello spettacolo e della creatività.

Nicholas Masetti