Spiaggia libera, torrette dimezzate "Da sette a quattro, troppo poche"

Il Comune pubblica il bando per le prossime tre stagioni. Compensi più alti per reclutare personale. Pedini (Incoming): "Ma i bagnini si trovano, basta pagarli". Dal prossimo anno stop ai 16enni: minimo 18.

Spiaggia libera, torrette dimezzate  "Da sette a quattro, troppo poche"

Spiaggia libera, torrette dimezzate "Da sette a quattro, troppo poche"

di Anna Marchetti

Servizio di salvataggio nelle spiagge libere: per le stagioni 2023, 2024 e 2025 il Comune aumenta i compensi, 245.901 euro più Iva per il triennio, e riduce le postazioni da 7 a 4 prevedendone 2 Sassonia, 1 a Fosso Sejore e 1 a Torrette. Così l’Amministrazione tenta di invogliare più soggetti a partecipare al bando di gara, evitando le difficoltà dello scorso anno nell’assicurare il servizio dove non ci sono concessioni.

Le maggiori risorse messe a disposizione hanno già raggiunto un primo risultato: alcuni bagnini si starebbero organizzando in forma associata per partecipare al bando comunale che scade il 9 maggio. "Non si dica che non si trovano i bagnini di salvataggio – commenta Gianfranco Pedini di Incoming, che ha gestito il servizio lo scorso anno –: i bagnini ci sono, basta solo pagarli". Gli importi vanno dai 1200 euro netti in busta paga ai 1500-1600 euro sotto forma di rimborso spese, per 8 ore di lavoro (dalle 10 alle 18), tutti i giorni, da giugno a settembre, compresi le domeniche e i festivi.

"Io, i bagnini di salvataggio li ho trovati senza difficoltà – aggiunge Marco Mastrogiacomi di Bagni Alda a Ponte Sasso – anche se si tratta di un lavoro di grande responsabilità e psicologicamente duro, perché devono stare seduti sulla torretta da soli per molto tempo: nella mia concessione si danno il cambio dopo 4 ore. Con i nostri bagnini teniamo sotto controllo anche la vicina spiaggia libera dove lo scorso anno abbiamo salvato moglie, marito e figli". E ancora Mastrogiacomi: "I bagnini spesso mettono a rischio la loro vita per salvare quella degli altri. A parte qualche articolo di giornale, il loro impegno e valore non viene mai riconosciuto. Tra tanti premi che vengono dati dal Comune forse si potrebbe pensare anche a una benemerenza per tutti i ragazzi che hanno salvato delle vite in mare".

Oltre ai problemi nel reperire il personale (se da quest’anno si possono ancora reclutare i 16enni, dal 2024 per accedere al brevetto servirà il compimento della maggiore età), c’è quello del numero di torrette necessarie a garantire la sicurezza dei bagnanti in mare. "Nelle spiagge libere di Fano – fa notare Pedini – quattro torrette sono poche. E soprattutto non si possono lasciare i bagnini da soli a svolgere l’attività di vigilanza in mare, io non l’ho mai fatto, è troppo pericoloso, direi pericolosissimo". Chi ha esperienza di salvataggio sa che di postazioni ce ne vorrebbero almeno due in più, soprattutto a Torrette "perché quel tratto di mare in certe circostanze – fa presente Cristiano Tinti, bagnino di salvataggio con diversi anni di esperienza – può diventare pericoloso, a causa delle scogliere che creano strane correnti". Ed è proprio quello sui cui conta l’Amministrazione comunale e cioè che rispetto alla richiesta base di 4 postazioni indicate nel bando, i partecipanti alla gara aumentino il numero delle torrette sapendo di poter contare su un punteggio maggiore. L’auspicio dell’Amministrazione è di arrivare almeno a sei torrette, se non sette come lo scorso anno. Per Pedini il numero esiguo delle postazioni di salvataggio nelle spiagge libere potrebbe mettere a rischio anche il riconoscimento della Bandiera Blu per l’estate 2024. "La sicurezza nelle spiagge libere e in concessione – chiarisce l’assessore al Turismo Etienn Lucarelli – è solo uno dei criteri di attribuzione della Bandiera Blu. E comunque la sicurezza dei bagnanti è una delle priorità delle nostre spiagge".