"Tartufi a rischio per il caldo: l’annata peggiore degli ultimi 25 anni"

L’esperto Giuseppe Cristini lancia l’allarme "Servono soluzioni subito per conservare le piogge"

di Amedeo Pisciolini

Sarà un’annata difficile per il tartufo, lo dicono i tartufai e gli esperti. "Sarà colpa della corrente del golfo, sarà colpa del cambiamento climatico- dice da Mercatello sul Metauro Giuseppe Cristini (nella foto), noto esperto del settore e direttore artistico di "Accademia del Tartufo nel Mondo" - sarà colpa dell’uomo e della siccità che viene a tempestare le produzioni agricole mondiali; sarà che sostanzialmente quest’annata a causa della calura anomala che ci sta attanagliando sarà la più difficile degli ultimi 25 anni per il nostro amato tartufo".

Soluzioni per provare a far fronte a una situazione così allarmante che sembra non migliorare, almeno per ora? Cristini dice la sua: "Serve uno scatto di idee e proposte, serve non disperdere le acque invernali, serve dare risposta al bosco e serve dare una mano alle migliaia di cavatori e di cani da tartufo che quest’inverno si troveranno a non poterci più regalare la preziosità più ricca e unica al mondo, che è il tartufo".

"Il tuber aestivum – aggiunge Crostini - comincia già a cedere il passo per un terreno quasi pietrificato che tende ad essere sempre più marmoreo. Il tartufo nero estivo è un tartufo di assoluta qualità qualora presentato nella sua maturità senza essere troppo asciutto, capace di regalare tante soddisfazioni alla ristorazione e ad una cucina del territorio sempre in cerca di piatti nuovissimi con il pesce ma anche nella classica Carbonara al tartufo. Per questo siamo pronti dai primi di ottobre a inaugurare un profilo nuovo e un percorso nuovo: un Osservatorio Europeo permanente del tartufo, che deve farci capire ed apprezzare quanto sia importante monitorare tutto l’anno un’idea di salvaguardia, un’idea di identità, dove possiamo recuperare i valori di Madre Terra senza disperdere l’oro della Terra perché se disperdiamo di tartufo perdiamo il pianeta".

"Nel Montefeltro – conclude Cristini - quindi realizzeremo in diretta mondiale un summit dove le più grandi di autorità del tartufo, i maestri del tartufo si ritroveranno insieme per dare una risposta su come salvaguardare il tartufo a fronte di un cambiamento climatico devastante".

E ancora: "Noi ricercatori proveremo a dare risposte per salvaguardare il tartufo nelle sue introspezioni sotterranee. È doveroso accademicamente arrivare prima a curare il male, affinché il sogno del tartufo e della sua degustazione narrata non venga dispersa per sempre".