SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Test sierologici ai docenti, a Pesaro è boom. Finite le scorte

Il personale scolastico è stato dirottato ai punti prelievo di Montecchio e Gabicce. "Adesioni in massa delle scuole e dal 50% dei medici"

Test sierologici anti covid (Fotoprint)

Pesaro, 5 settembre 2020 - Troppa grazia Sant’Antonio. La voglia di “dare una lezione“ al Covid19 ha dato fondo alle scorte pesaresi di test sierologici. Tanto che una insegnante che 48 ore fa ha chiamato in via XI febbraio per prenotare il proprio test è stata invitata a telefonare nei punti prelievo di Montecchio (0721 424809 o 0721 424815) o di Gabicce Mare (0721 424231). E secondo quanto verificato con il vertice distrettuale pesarese, il migliore consiglio che si possa dare ai dipendenti scolastici residenti in città è di affrettarsi a prenotare dove trovano un buco libero, il rischio di non poter aderire alla campagna restando senza test sierologico c’è. Non sarebbe un delitto: il test era su base volontaria (Montecchio o Gabicce), ma somministrabile entro una certa data e fino ad esaurimento scorte. 

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Le ragioni alla base del rischio di restare fuori dal test sono almeno due collegate entrambi però alla straordinaria adesione della città di Rossini. «Forse il senso civico, forse la sensibilizzazione maggiore avuta per l’espereinza del lockdown da zona rossa – osserva Elisabetta Esposto, dirigente del Distretto pesarese – sta di fatto che abbiamo le liste di prenotazioni piene ed esaurito i kit disponibili per il punto prelievo di Pesaro. Abbiamo avuto il 50% di adesioni tra i medici di medicina generale e un’ottima collaborazione tra le scuole pesaresi aderenti all’iniziativa con l’hot spot. Ecco perché ho prolungato la possibilita’ di fare i test fino all’11 settembre nonostante la campagna nazionale termini il 9 settembre». Gli hotspot nelle scuole coordinati dalla Federazione medici di medicina generale e dall’Associazione nazionale presidi a Pesaro sono terminati: hanno partecipato il Marconi, Benelli; la Pirandello; il Bramante; il Mamiani; Gaudiano; Mengaroni; Olivieri; Leopardi; Santa Marta; Cecchi; Ic Tonelli; Ic Villa San Martino; l’Usp. «Nessuno dei sierologici positivi fatti nelle scuole pesaresi – conclude Esposto – sottoposti a tampone ha trovato il virus in corso».

Attenzione però. Non si può dire che siano mancati i kit: la carente disponibilità è temporanea e dipende dalla logica con cui i kit sono stati distribuiti a monte dal Ministero della salute. Quindi anche se le Marche hanno ottenuto 31mila kit sierologici, sulla stima di 23mila dipendenti scolastici stimabili, la disponibilità dei test è stata distribuita in modo uguale per aree vaste tra i medici di medicina generale, i distretti sanitari e gli hotspot nelle scuole. Ma non tutti i territori hanno aderito allo stesso modo. Ora la Esposto, per dare risposta a quanto avvenuto a Pesaro, cercherà di recuperare kit da dove non sono stati sfruttati e di farlo in fretta. Anche recuperando la disponibilità di kit però oltre l’11 settembre non si potrà andare. Questo perché per avere una risposta qualora il test necessiti di tampone di verifica entro il 14 settembre, giorno di inizio delle lezioni, è necessario somministrare i sierologici non oltre l’11 settembre. La Esposto ha chiesto ai medici pesaresi che non hanno sfruttato i kit per i dipendenti scolastici tra i loro assisititi di riconsegnarli al Distretto.

«Andremo avanti con i test fino all’ultimo giorno utile che ci permette di disporre anche della risposta dell’eventuale tampone a fronte di Img o Igg nel sangue. Per poter recuperare kit da fare a Pesaro ho già chiesto inoltre una ridistribuzione dalle aree vaste nel sud delle Marche laddove le prenotazioni non sono state molto elevate come è stato il nostro caso».