REDAZIONE PESARO

Tonino Benelli, l’omaggio al mito: un monumento al suo coraggio

Grande festa per l’evento organizzato dal museo del Leoncino, nonostante il maltempo. L’opera posizionata in Largo Tre Martiri

A sinistra, il monumento dedicato a Tonino Benelli, l’unico dei sei fratelli fondatori della casa del Leoncino che correva. Morì in strada nel 1937. A destra, la cerimonia di ieri

A sinistra, il monumento dedicato a Tonino Benelli, l’unico dei sei fratelli fondatori della casa del Leoncino che correva. Morì in strada nel 1937. A destra, la cerimonia di ieri

Durante l’inaugurazione di ieri mattina, è stato il presidente del Museo Benelli, Paolo Marchinelli a spiegare scherzosamente che l’autore dell’opera, alla vista della scultura e alla perfezione delle sue forme, avrebbe esclamato: “Perché non parti!” (parafrasando la celebre frase «Perché non parli" di Michelangelo, ndr). Ed in effetti, per l’occasione, Tonino Benelli è partito davvero o sarebbe meglio dire, è arrivato. Ovviamente in sella alla sua moto. Poco prima di svelare l’opera, tutti i presenti sono stati infatti sorpresi dal rombo di una Benelli 175 guidata da un pilota che ha vestito i panni del campione pesarese e che è spuntata lungo la strada, raggiungendo il monumento. In contemporanea sono state poi le nipoti di Tonino Benelli, Ilaria e Raffaella (figlie di Paolo Benelli) e Cristiana (figlia di Piero Benelli) a togliere il drappo rosso e a svelare la scultura.

"Se siamo ’Terra di Piloti e Motori’ – ha detto il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani - lo dobbiamo a grandi personaggi che hanno contribuito a costruire la nostra cultura motoristica. Figure geniali, come lo è stato Tonino Benelli a cui oggi dedichiamo questo bellissima opera d’arte, posizionata in un luogo strategico, visibile a tutti: Largo Tre Martiri, una porta della città a due passi dal Museo Benelli». Presenti all’inaugurazione, anche Marco Brusciotti e Marco Vanzolini, rispettivamente presidenti di Registro Storico Benelli e Moto Club Benelli, oltre al presidente dell’Asi, Alberto Scuro e all’amministratrice unica di Benelli QJ, Yan Haimei: “Vorrei ringraziare tutti i soci del Motoclub e Registro Storico Benelli per la passione e il grande lavoro che fanno ogni giorno per tenere alto il nome di questo brand – dice -. La storia di questo marchio ha oltre cento anni e noi siamo davvero orgogliosi di farne parte”.

A concludere Paolo Marchinelli, direttore del Museo Benelli: «Noi siamo dei grandi sognatori. E oggi, con la scultura dedicata al nostro Tonino Benelli, siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a realizzare un altro sogno. Oltre 20 anni fa abbiamo creato un Museo dedicato alla Benelli, che oggi è divenuto punto di riferimento per tantissimi appassionati nel mondo. Oggi la scultura di Tonino Benelli, che grazie al suo immenso talento e alla sua geniale follia possiamo considerare il capostipite un’intera generazione di campioni pesaresi della motocicletta. Siamo davvero orgogliosi di questa opera – conclude - ma ci teniamo a dire che noi, di sogni, ne abbiamo ancora tantissimi da realizzare”.