Trapianti, boom di assensi arriva il plauso dei medici

Silvia Andreassi, coordinatore per la donazione di organi all’ospedale di Urbino: "Nel 2023 abbiamo avuto dati triplicati grazie alla grande sensibilizzazione".

Trapianti, boom di assensi  arriva il plauso dei  medici

Trapianti, boom di assensi arriva il plauso dei medici

Cosa significa dire sì alla donazione di organi e tessuti? Lo scopriamo con la dottoressa Silvia Andreassi, coordinatore ospedaliero per la donazione di organi e tessuti dell’ospedale di Urbino dove sono triplicate le donazioni di organi nel 2023, raggiungendo il numero di 6 per gli organi e 20 di cornee. Oggi è la 27esima edizione della Giornata nazionale per la donazione e trapianto di organi e tessuti e, alle 18.30, al Santa Maria della Misericordia sarà celebrata una messa per onorare le famiglie e il ricordo dei tanti donatori.

Quello di Urbino è un territorio generoso?

"Sì, spicca il Comune di Cantiano in cui l’88.3% degli abitanti si è espresso a favore della donazione, una percentuale significativa, stimolante per tutti noi, che racchiude una grande dimostrazione di altruismo e impegno verso il prossimo e il desiderio di esprimere liberamente la propria volontà. Noi sanitari dell’ospedale di Urbino onoriamo la volontà alla donazione e questo è possibile solo grazie all’impegno di tutti i medici e infermieri della rianimazione, della sala operatoria, della direzione medica e degli altri reparti dell’ospedale, degli specialisti neurologi e anatomo patologi di Pesaro e soprattutto del Centro regionale trapianti di Ancona, Banca degli occhi di Fabriano e Centro nazionale trapianti".

Come si può dare il consenso?

"In Comune durante il rilascio della carta di identità elettronica. Tramite l’Aido, l’associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, utilizzando sul il loro sito tramite lo Spid oppure scaricando e il modulo e inviandolo alle sedi locali dell’associazione. Ma anche presso l’Azienda sanitaria locale firmano il modulo di volontà; oppure con il tesserino del Cnt o tesserino blu del Ministero della Salute dal sito istituzionale. Ma anche con un foglio bianco dove si riporta la volontà di donazione con i propri dati e la firma".

Come avviene la donazione e c’è un limite di età?

"Non esistono dei limiti di età. Siamo in grado di utilizzare organi che fino a qualche anno fa non sarebbero mai stati prelevati. La donazione è gratuita e anonima e può avvenire in seguito alla diagnosi di morte cerebrale o cardiaca e se il defunto non ha espresso in vita la volontà. Nel caso può avvenire solo se i familiari aventi diritto non si oppongono. In caso di morte cardiaca sarà obbligatorio eseguire un elettrocardiogramma per almeno 20 minuti, nel caso di quella celebrare si riunisce un collegio di 3 specialisti medici che per almeno 6 ore consecutive osserveranno e ripeteranno scrupolosamente test clinici e strumentali documentandoli. Ogni anno, grazie al trapianto, migliaia di persone trovano una cura efficace e tornano a una vita piena".

Si può donare anche da vivi, continuando poi il proprio percorso di vita?

"Sì, il rene e una porzione del fegato. Dal 2012 è consentito anche il trapianto parziale tra persone viventi di polmone, pancreas e intestino".