Turismo: ora Pesaro punta sui ’Big Five’ Usa, Francia, Germania, Giappone e Corea

Sono i Paesi nei quali la giunta ha deciso di investire in vista dell’appuntamento del 2024 con Pesaro Capitale della cultura. I numeri confermano la stagione boom: +18% di arrivi e +10% di presenze sul 2021. "Stati Generali" in programma il 18 novembre

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Questi sono i giorni del turismo e dei primi bilanci. L’amministrazione comunale fa un passo avanti rispetto alla Regione perché mette nel conto anche il mese di settembre "e i dati saranno migliori, una volta definitivi, perché ancora stanno affluendo". Quindi sia il sindaco Matteo Ricci che il vice Daniele Vimini pongono l’accento sulle "big five" e cioè i Paesi dove si è deciso di investire e promuovere maggiormente Pesaro Capitale della Cultura 2024: e sono Stati Uniti, Francia, Germania, Giappone e Corea del Sud. E sotto questo aspetto viene reso noto un dato statistico sui turisti stranieri che hanno soggiornato in città: in prima fila ci sono i tedeschi con 8392 arrivi e 39341 presenze; segue la Francia con 2.639 arrivi e 9568 presenze ed il terzo posto, a sorpresa, va agli Stati Uniti perché sono arrivati in città 1089 americani che hanno fatto segnare 3387 presenze, quindi una media di tre giorni. Un dato questo che sembra molto legato, per la durata del soggiorno al Rof. Molto soddissfatto il sindaco Ricci perché dice "che si fa già sentire l’ondata Pesaro 2024: la prima estate da Capitale italiana della Cultura segna una crescita di turisti. Da gennaio a settembre sono stati 165.567 gli arrivi con 690mila presenze".

Poi aggiunge: "La bellezza artistica e culturale, la qualità ambientale e paesaggistica sono gli elementi di certificazione territoriale sui quali stiamo investendo e sui quali vogliamo costruire il futuro di Pesaro". Un percorso che va indietro nel tempo secondo Ricci e che ha una sua precisa strategia comunicativa come "la musica grazie al patrimonio di Rossini, poi la bicicletta con la bicipolitana che è diventata un brand mondiale e i motori".

Osservando i dati turistici che si fermano a settembre il vicesindaco Daniele Vimini aggiunge: "Una conferma del buon lavoro fatto in questi anni, un’attività di promozione, di racconto del territorio che ha fatto leva sui tratti distintivi dei nostri luoghi, dell’identità legata alla musica, alla cultura e alla natura. Caratteristiche che siamo riusciti ad illuminare anche in periodi complessi come quelli della pandemia, mettendo in campo contenuti innovativi e interessanti". E guardando al futuro Vimini è molto positivo "perché i risultati saranno ancora migliori quando tornerà a pieno regime il turismo sportivo e convegnistico, accolto nel futuro Auditorium Scavolini".

E guardando alle tappe che porteranno la città verso il 2024, l’amministrazione chiama a raccolta i soggetti interessati, enti locali e associazioni di categoria, il mondo imprenditoriale, dell’arte e della cultura, perché sono stati fissati per il 18 novembre con inizio alle 14,30 gli Stati Generali del Turismo 2023 di Pesaro. L’appuntamento si svolgerà nel grande spazio di Della Chiara in via Selva Grossa "sede scelta perché luogo simbolo d’incontro tra imprese e turismo" e si svilupperà attorno al 2024 anno in cui sono chiamati ad interrogarsi in particolare i comuni della Provincia coinvolti nella progettualità settimanale di eventi, progetti e iniziative dell’anno da Capitale".

E l’amministrazione comunale tiene a sottolineare che non solo Pesaro è andata molto bene sotto il profilo turistico, ma anche i borghi e le città che compongono il territorio provinciale che hanno fatto segnare fino ad agosto un milione e 900mila arrivi (+ 2,11% rispetto al 2019) e 8 milioni 574mila presenze che corrispondono ad un più 6% rispetto allo stesso periodo del 2019.

m.g.