
"Non ce la faccio a stare senza far niente, per cui ho dato lo sfratto al vecchio inquilino ed ho deciso, nell’abitazione dei miei nonni, di farci un agriturismo". Quest’uomo del fare è Giancarlo Bertozzini, 85 anni, che l’altro giorno in pompa magna ha inaugurato ‘L’uliveto’ in quello che è il paese dei Bertozzini da sempre: Candelara.
Una cerimonia quasi con fanfara perché si sono presentati il sindaco Matteo Ricci con alcuni assessori, quindi il presidente dell’Aspes Luca Pieri e tutto il comitato della Pro Loco di Candelara per questo taglio del nastro. Giancarlo Bertozzini, che è stato anche presidente regionale dei costruttori di Confindustria, per una vita ha mandato avanti l’impresa edile di famiglia, una delle più antiche della città "perché mio padre si è iscritto all’associazione industriali nel 1945".
Agriturismo già funzionante?
"Ci sono due camere matrimoniali al primo piano con tanto di bagni e quindi altre 4 camere sono state ricavate dove una volta c’erano i garage".
Si mangia anche?
"Per il momento l’unica cosa che non è partita è la cucina, perché sto ancora aspettando i permessi e spero che arrivino prima di Ferragosto. Per il resto è tutto funzionante, si può già pernottare con la prima colazione. Poi c’è anche una bella piscina, di quelle piastrellate, non come quelle di oggi, e un campo da tennis che però va sistemato. Ho dovuto fare un piccolo capanno per le attrezzature agricole che prima erano nei garage. Un panorama mozzafiato, venga a vedere".
Sì, ma un costruttore edile che diventa albergatore-ristoratore, fa un po’ specie...
"Ma io non ho fatto solamente il costruttore edile, perché avevo anche due alberghi, il Mamiani dietro piazza del Popolo ed un altro ad Urbino. E poi sono stato io quello che ha costruito la Tvs ad Urbino, poi passata mio fratello Gastone".
Come nasce l’idea bucolica?
"E’ un sogno che avevo in mente da tempo per questa casa che fa parte della storia della mia famiglia".
Bertozzini perché tutti questi morti e feriti nell’ambito dell’edilizia?
"Ora sta in piedi solo chi lavora con gli appalti pubblici. A stendere l’edilizia sono state le tassazioni. Lei pensi: se un costruttore spendeva un milione per comprare un terreno aveva una tassa dell’11%, se lo acquistava una cooperativa solo 250 euro. E in più pagavi anche le tasse sugli appartamenti invenduti, come fosse un magazzeno. Poteva finire diversamente?"
I quadri di sua moglie Ada?
"Ci sono, ci sono, sia nelle camere ma anche nella sala ristorante che ha 24 posti".
m.g.