"Un obbrobrio in quell’angolo di paradiso"

"Un obbrobrio  in quell’angolo  di paradiso"

"Un obbrobrio in quell’angolo di paradiso"

E sull’antenna pubblichiamo stralci della bella lettera che ci ha scritto Patrizio Antinori: "Il Primo di Maggio io e la mia signora abbiamo deciso di andare a fare una passeggiata tra i vicoletti di una delle zone più evocative e deliziose del nostro territorio: Fiorenzuola di Focara. Dopo tanti anni di vita coniugale è difficile trovare spazio per il romanticismo, ma in quel luogo particolare riusciamo ancora a concederci la nostra ora da attempati innamorati. Almeno fino a lunedì scorso, quando, affacciandoci sulla terrazza a picco sul mare, non ci siamo imbattuti in un abominio indescrivibile. Eppure mai avremmo pensato, una volta varcato l’arco e superato il campanile della fu chiesetta di Sant’Andrea, di poter assistere a uno spettacolo del genere: l’obbrobrio eretto proprio lì a due passi. E’ stata mia moglie ad accorgersene per prima e ad attirare la mia attenzione e purtroppo, dal quel momento fatale, non riesco più a chiudere gli occhi senza vedere quel monolite candido incagliato sul promontorio, proprio accanto al delizioso cimitero locale. Un ripetitore telefonico alto più di trenta metri, proprio lì, in mezzo a quello spettacolo naturale.

Mi chiedo: ma chi ha potuto permettere una scelleratezza del genere? Il Comune di Pesaro? L’Ente Parco? La Regione? Sul serio nessuno ha avuto niente da obiettare? Ma veramente uno spettacolo naturale come il San Bartolo vale meno di poche centinaia di euro (lorde) d’affitto all’anno? (800 per la precisione, come si evince dalla determina Comunale che sono andato a rintracciare)?".