Una poetessa a Montelabbate. Il ricordo di Albina Di Luca

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi valorizza la poetessa Albina Di Luca, poliomielitica, che ha trovato nella poesia la forza di sorridere anche nelle difficoltà. Un progetto scolastico emozionante porta alla dedicazione della biblioteca comunale a lei.

Una poetessa a Montelabbate. Il ricordo di Albina Di Luca

Una poetessa a Montelabbate. Il ricordo di Albina Di Luca

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha promosso un’iniziativa lodevole: riscoprire la figura della poetessa Albina Di Luca, nata a Montelabbate il 23 gennaio 1915. Nonostante le sfide imposte dalla poliomielite, Albina ha trovato nella poesia un canale espressivo prezioso, che l’ha ispirata fino alla morte, avvenuta il 23 gennaio 2003, proprio nel giorno della sua nascita, come aveva chiesto al Signore.

Per conoscere la sua storia, abbiamo invitato a scuola la nipote Anna Capponi e il dottor Valentino Pretelli: è stato un momento commovente. Albina ci ha insegnato che dobbiamo sorridere anche di fronte alle situazioni più difficili e non arrenderci mai. Nell’ oscurità della malattia ha trovato la sua luce scrivendo poesie. In classe abbiamo letto e riflettuto sulle sue liriche, producendo testi e creando cartelloni e oggetti, a lei ispirati. Infine in biblioteca, emozionatissimi, abbiamo condiviso le conoscenze acquisite, ma soprattutto l’arricchimento umano che abbiamo tratto da questo progetto, riuscendo a coinvolgere il pubblico presente, tra cui la dirigente, il sindaco e i parenti di Albina, ma il momento più entusiasmante è stato quando la prima cittadina di Montelabbate ci ha comunicato che la biblioteca comunale sarebbe stata dedicata ad Albina Di Luca. Vi regaliamo quella che per noi è la sua poesia più significativa: costretta a casa, dalla sua finestra ha immaginato il mondo senza mai perdere il sorriso.

Il mare

M’affaccio alla finestra

contemplando il mare

sembra mi dica: non esitare

vieni a sentire l’ebbrezza

della mia carezza.

Oh, no, io non posso camminare

qui son costretta a stare!

Ma poi al bando il mio dolore

sorrido al sol che mi dà calore.

Il Consiglio Comunale

dei ragazzi