Urbinate, statale trappola Le buche sono ancora lì

Manto stradale devastato, pericolo costante: per rimediare solo il divieto oltre i 20 km all’ora che però nessuno rispetta. Ed è così da cinque mesi.

Urbinate, statale trappola  Le buche sono ancora lì

Urbinate, statale trappola Le buche sono ancora lì

di Alessandro Mazzanti

E’ dal gennaio scorso, quindi ormai siamo a cinque mesi fa, che gli automobilisti imprecano o sono costretti a rallentare di brutto o a fare lo slalom quando passano dal tratto della strada Montefeltro situato tra il distributore Eni e la rotonda che porta a Tre Ponti, direzione Urbino.

E’ quello uno dei punti più devastati, a livello di manto stradale, di tutta la rete viaria cittadina, ma soprattutto è altamente pericoloso: le auto in quel tratto sfrecciano quasi sempre oltre i 70 all’ora, anche se c’è un cartello che mette il limite al 20, proprio per l’asfalto sconnesso, e che ovviamente nessuno rispetta. Non solo: a volte gli automobilisti fanno degli scarti di direzione per cercare di scansare le buche ed evitare di dovere fissare l’appuntamento dal gommista, come è già successo a parecchi, del resto, che passano da lì.

La situazione più pericolosa si è creata con la recente alluvione: con le buche coperte e nascoste dall’acqua, e quel segnale di divieto di viaggiare a oltre 20 chilometri l’ora messo quasi nel mezzo della carreggiata, per evitare che le auto andassero proprio sulle buche. Solo che, soprattutto di notte, tanti se lo sono trovati davanti all’improvviso. In più, in quel tratto esistono tre punti in cui l’asfalto è del tutto devastato. Un quarto, in prossimità della rotatoria di Tre Ponti. E non sono buche singole, come accade da altre parti. Ma "isole" di 5 o 6 metri quadrati, in cui l’asfalto è come grattugiato, ma con dislivelli profondi, che massacrano le sospensioni e le gomme dei veicoli.

Insomma, un disastro che continua da mesi, fa imbestialire la gente, e si aggrava sempre di più. A maggior ragione, in una strada principale, come la Montefeltro, usata molto dai pendolari e che collega tutta l’area ovest della città, anche quella industriale, e quindi costretta a sopportare il passaggio di molti mezzi pesanti, che contribuiscono a peggiorare ulteriormente la situazione. Eppure il Comune nel marzo scorso aveva accennato ad un piano di asfaltature, da iniziare entro la primavera.

A che punto siamo? Risponde l’assessore al Fare, Riccardo Pozzi: "Lunedì prossimo (domani) è fissato un incontro e un sopralluogo sulle strade tra il tecnico dell’ufficio strade del nostro Comune e la ditta che ha vinto l’appalto, la coop Cmtt di Fano, (1 milione la prima tranche di lavori, con un ribasso del 9%). Questo per mettere a punto l’intervento che partirà la settimana successiva, dal 5 giugno in poi. In generale, l’ordine delle strade con cui procederemo agli asfalti è ancora da stabilire, e sarà fatto assieme alla ditta. I criteri sono vari, compresi l’importanza della strada e la gravità delle buche".

"Spero – continua Pozzi – che entro un mese e mezzo da adesso riusciremo a concludere questo primo lotto. La Montefeltro è una delle priorità per queste asfaltature. E non escludo che alcuni interventi di ripristino si faranno di notte". "Entro giugno – conclude l’assessore – quel tratto speriamo di poterlo completare".