Urbino, Palazzo Ducale resta chiuso

Il direttore: "Ci stiamo preparando, forse a fine mese apriamo". Londei scrive al Ministro Franceschini contro la decisione

Urbino, Torricini di Palazzo Ducale

Urbino, Torricini di Palazzo Ducale

Urbino, 12 maggio 2020 – A pochi giorni dalla riapertura di alcuni musei e siti, in programma per il 18 maggio, per Palazzo Ducale è ancora “fumata nera”: la Galleria nazionale delle Marche, infatti, non riaprirà lunedì prossimo, ma molto più probabilmente a fine mese di maggio.

Il direttore della Galleria Marco Pierini, che dirige anche la Galleria nazionale dell'Umbria, si è espresso in modo molto chiaro sulla questione: “Pur essendo dispiaciuto, ritengo che in questo momento sia meglio che la Galleria resti chiusa, in attesa di avere le indicazioni dal Ministero su cosa dobbiamo fare esattamente per riaprire garantendo al sicurezza dei nostri dipendenti e dei visitatori. Il decreto permette ai musei di riaprire ma non obbliga: abbiamo già le mascherine ed abbiamo predisposto alcune cose, ma fino a quando non sappiamo cosa dobbiamo comprare secondo il Ministero, è difficile organizzarsi e anche dare delle date. Io credo che pochissimi musei italiani riapriranno il 18 maggio: solo quelli che hanno spazi esterni, come ad esempio il Giardino di Boboli, possono farcela facilmente, ma noi no. Speriamo che da giugno ci sia la possibilità di avere maggiore afflusso di turismo che adesso non c'è. I primi giorni di apertura ci serviranno da prova generale per quando arriverà qualcuno”.

Nonostante le spiegazioni del direttore, c'è chi ritiene che la Galleria vada aperta subito: i consiglieri comunali di Urbino di opposizione Giorgio Londei, Federico Cangini e Luca Londei hanno iniviato una lettera aperta al Ministro per i Beni, Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini per chiedere “che la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino sia aperta dal 18 maggio in quanto riteniamo che ci siano tutte le condizioni per la sua riapertura.

Rinviare tale apertura vuol dire aggravare le già drammatiche condizioni di una città che si basa sugli studenti e sul turismo. È noto che per far rientrare gli studenti in forma graduale ci vorrà tempo per cui è assolutamente prioritario che, oltre a prendere atto che si sono aperte aziende importanti, si riprenda con un turismo culturale che porti anche ad una stanzialità. Ricordiamo anche che noi da tempo con una lettera al Presidente della Giunta Regionale delle Marche, Luca Ceriscioli, abbiamo chiesto che si riaprissero da subito bar e ristoranti in modo da offrire non solo servizi ai cittadini ma anche ai turisti”, dicono i consiglieri.