Urbino, 9 dicembre 2015 – Albano Carrisi riceve il sigillo d’Ateneo dalla mani del rettore Stocchi per il suo impegno come Ambasciatore speciale delle Nazioni Unite contro la droga e Ambasciatore della Fao.
Questa mattina, in Rettorato, aula magna piena di fans del cantante, autorità e amici (tra questi lo stilista Piero Guidi, molto legato a Carrisi).
Albano ha raccontato la sua vita, emozionato per un riconoscimento che non pensava di meritare e un «abito in cui mi sento scomodo perché dovrei avere più cultura per indossarlo, la mia è però cultura della vita».
Testimonial anche della salvaguardia degli ulivi pugliesi infestati da un batterio killer, Albano ha ricordato le sue origini, figlio di contadino che a 16 anni ha lasciato le Magistrali per andare a Milano, l’incontro con Celentano, i primi concerti, l’apertura dei concerti dei Rolling Stones nel 1967, il matrimonio con Romina Power, una sconosciuta all’inizio, poi «la più bella e pura storia d’amore», l’avventura con Loredana Lecciso, il periodo nero, la riconciliazione con Dio, perfino il «sequestro» subito dagli studenti dell’Università di Urbino nel 1970. A primavera prossima, Albano tornerà per un concerto, forse.
di l.o.