Vigneti, grano e frutta spazzati via La Coldiretti chiede aiuti immediati "La pioggia va contenuta in collina"

Tommaso Di Sante: "Passiamo dalla siccità alle alluvioni in pochi giorni. Serve una diffusa rete di invasi"

Vigneti, grano e frutta spazzati via  La Coldiretti chiede aiuti immediati  "La pioggia va contenuta in collina"

Vigneti, grano e frutta spazzati via La Coldiretti chiede aiuti immediati "La pioggia va contenuta in collina"

La piogge di martedì scorso hanno spazzato via raccolti, vigneti, frutta, semine. Inutile aver fatto gli scoli nei campi.

E’ stato distrutto tutto da piogge e frane. Dice Tommaso Di Sante della Coldiretti: "I danni sono per centinaia di migliaia di euro in tutto il territorio provinciale. Molte delle 4820 aziende agricole provinciali hanno subìto prima la grandine, che ha distrutto in moltissime zone i vigneti e poi si sono ritrovate sotto una pioggia torrenziale che ha dato la botta finale distruggendo l’ortofrutta e persino il grano. Il mondo agricolo se non è in ginocchio sta per finirci". Continua Di Sante: "Siamo di fronte a situazioni che non si sono mai verificate in passato. Passiamo dalla siccità terribile che aveva fatto diminuire la quantità e qualità dei raccolti all’arrivo di veri e propri monsoni che spazzano via tutto quello che trovano facendo esondare torrenti e fiumi. Dobbiamo pensare che siamo precipitati in pochissimo tempo in un clima tropicale che può far mutare il tempo da un’ora all’altra. Se nella valle del Foglia abbiamo la diga di Mercatale che contiene e rilascia gradualmente l’acqua in eccesso in caso di piena, nella valle del Metauro siamo pressocché sguarniti. Serve una rete di piccoli laghi o invasi disseminati in collina che raccolgano l’acqua piovana. Non possiamo perdere altro tempo. Dobbiamo fare qualcosa perché la situazione climatica ci sta prendendo tutti di sorpresa. Ogni precipitazione ci sta facendo pensare al peggio. Non si può continuare così. Anche le polizze assicurative sempre più care vanno in qualche maniera compensate con degli aiuti dello Stato. Se abbiamo raccolti spazzati via ogni anno, il costo delle assicurazioni aumenta sempre di più. Abbiamo bisogno di difendere in ogni modo il nostro lavoro".

Aggiunge Di Sante: "Si abbattono sui raccolti alluvioni di terribile intensità, come Cantiano ci ha dimostrato, ma in poco tempo facciamo i conti con la siccità perché l’acqua piovana è andata perduta e non ne possiamo fare nessun utilizzo. L’agricoltura si ritrova a pagare il prezzo più alto e presto avremo gli scaffali dei supermercati e dei mercatini senza frutta e verdura se non proveniente magari dall’India o dal Cile. Lo Stato e la politica devono accelare i tempi del dibattito e decidere ciò che deve essere fatto per difendere la vita delle persone dal pericolo delle inondazioni e le aziende dal rischio di veder spazzare via il proprio lavoro". Le imprese agircole della zona hanno avuto i raccolti dell’ortofrutta come zucchine, angurie, meloni, insalata e tanto altro completamente distrutti.

Le piogge dei giorni scorsi sono arrivate nel momento peggiore perché gli agricoltori erano già in fase di raccolta. Senza dimenticare che la grandinata di una settimana fa aveva raso al suolo vigneti e gli ulivi. Poi è arrivata l’alluvione che ha fatto il resto.

Gli agricoltori si aspettano gli aiuti ma intanto cercano di ripartire da soli, confidando che torni il sole. Per il morale e per il lavoro.

ro.da.