Vitri: "Arretramento della ferrovia, due mesi fa Baldelli era d’accordo"

La consigliera regionale del Pd contro l’assessore: "Il 20 gennaio disse sì in commissione infrastrutture. Non voglio pensare che abbia cambiato idea solo per contrastare il risultato ottenuto da Pesaro".

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La consigliera regionale del Pd Micaela Vitri va all’attacco della giunta regionale sul tema della ferrovia: "La giunta Acquaroli sta bruciando un altro grande progetto per la nostra provincia, eppure due mesi fa l’assessore Baldelli era favorevole all’arretramento della ferrovia. L’abilità distruttiva di Acquaroli e soci è allarmante. Vogliono dirottare turisti nel versante tirrenico? Vogliono continuare a fare viaggiare le merci su gomma, con insostenibili costi del gasolio e inquinando le nostre strade".

E ancora: "Mi lascia allibita l’intervento dell’assessore Baldelli – precisa Vitri –, che invece di essersi impegnato per ottenere di più, ha lavorato per ostacolare quanto già ottenuto da Pesaro. Eppure proprio lui durante un incontro nella Commissione consigliare Infrastrutture, di cui sono componente, il 20 gennaio aveva dichiarato di essere favorevole all’arretramento proposto da Pesaro e che sarebbe stato il punto di partenza per proseguire poi in altri punti della costa, con ulteriori canali di finanziamento".

Ma cosa è successo in meno di 3 mesi? "Non voglio pensare che l’assessore abbia cambiato idea – spiega la consigliera Pd – solo per contrastare il risultato di Pesaro, che aveva presentato nel 2019 un’ipotesi progettuale. Non mi pare nemmeno logico che pretenda di avere tutto e subito dal governo, che ora stanzia 5 miliardi per 5 Regioni. Sarebbe certamente più funzionale e strategico inserire altri territori nell’arretramento ferroviario a partire da Fano, ma per raggiungere questo obiettivo occorre che l’assessore Baldelli intercetti le risorse. Cosa fattibile grazie all’inserimento della tratta nella linea europea Ten-T".

Non è la prima scelta effettuata contro Pesaro, sottolinea la consigliera: "In un anno e mezzo il presidente Acquaroli e i suoi assessori – prosegue Vitri – hanno fatto perdere un ospedale nuovo di secondo livello che avrebbe abbattuto la mobilità passiva verso la Romagna e poi 7 postazioni di guardia medica (tra chiuse totalmente e parzialmente) solo per citare le cose più evidenti". Non si ferma Micaela Vitri e elenca l’accordo Amazon quale principale polo logistico del centro Italia all’Interporto di Jesi a grave rischio e la velocizzazione a 200 kmh della linea ferroviaria Bologna-Bari che potrebbe saltare: "Stiamo parlando di un investimento storico, perché farà tornare centrale – dice Vitri – questa linea ferroviaria che riguarda cinque Regioni. Il rischio altrimenti sarebbe di essere tagliati definitivamente fuori dai grandi flussi di trasporto delle merci e dei passeggeri lungo la tratta adriatica".

l.lu.