Yacht degli oligarchi a Pesaro, voci di partenza

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"Non abbiamo avuto nessuna indicazione di monitorare gli yacht attualmente ormeggiati davanti al cantiere navale che possono far riferimento ad armatori russi". Così ieri la Capitaneria di Porto. Perché da più parti sono arrivate indicazioni che alcuni yacht sono in procinto di salpare alla volta dei porti del Montenegro che è fuori dall’Unione Europea per evitare eventuali blocchi scattati con le sanzioni. Uno di quelli all’ancora al porto farebbe riferimento al russo Generalov, azionista del cantiere, il quale prima di arrivare a Pesaro aveva partecipazioni nei cantieri navali "Isa" ad Ancona facenti parte del gruppo Rodriguez. Un fallimento, quello dorico, da diverse decine di milioni di euro. Se alcuni yacht all’ancora al porto prenderanno il mare, lo si vedrà solamente sabato. Se le indicazioni che arrivano sono vere. Comunque la presenza di personaggi di primo piano in città, appartenenti all’apparato di comando della Russia, è notorio. Oltre a Valentina Matvenko. Altro personaggio di San Pietroburgo è l’immobiliarista Vladimir Svinin che ha acquistato l’hotel Ambassador in viale Trieste e poi la gestione del ristorante "Lo scudiero" con relativo bar, ora chiuso. Quindi Boris Spiegel, ex senatore e capo degli ebrei russi, casa anche a Tel Aviv, che ha acquistato la villa dell’ex generale Melchiorri a San Nicola. Boris Spiegel, che ha società nel settore della farmaceutica quotate alla Borsa di Mosca, è ora caduto in disgrazia. Moglie grande appassionata di lirica, d’estate ha spesso organizzato ricevimenti nella sua villa. L’azerbaigiano Askerov, interessi in Russia dove ha anche una fabbrica di mobili a Mosca con partecipazione minoritaria di pesaresi, è il titolare dell’hotel Flaminio ed ha anche acquistato la villa di Morbidelli sulla panoramica. La cosa singolare? Tutti dicono di non conoscersi. Ma in realtà si conoscono benissimo.