Anima e cuore: alla Vuelle la prima battaglia

Final Eight: senza Moretti e con Cheatham ai minimi termini, i pesaresi la portano a casa con le unghie. Varese ko: è semifinale

Anima e cuore: alla Vuelle la prima battaglia

Anima e cuore: alla Vuelle la prima battaglia

Carpegna Prosciutto

84

Openjobmetis Varese

80

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Kravic 6, Abdur-Rahkman 13, Visconti 2, Moretti ne, Tambone 11, Stazzonelli ne, Gudmundsson 13, Charalampopoulos 20, Totè, Cheatham 7, Delfino 12. All. Repesa.

OPENJOBMETIS VARESE: Ross 17, Woldetensae 3, De Nicolao, Reyes 2, Librizzi ne, Virginio ne, Ferrero 13, Brown 14, Caruso 2, Owens 11, Johnson 18. All. Brase.

Arbitri: Mazzoni, Borgioni, Gonella.

NOTE – Parziali: 29-12, 44-35, 67-64. Tiri liberi: Pesaro 2128, Varese 2126. Tiri da 3 punti: Pesaro 928, Varese 731. Rimbalzi: Pesaro 36, Varese 35. Assist: Pesaro 18, Varese 15. Antisportivo a Woldetensae. Tecnici a Johnson e Totè. Usciti per falli: Johnson. Spettatori: 6.590.

Con le unghie e con i denti, ma soprattutto con l’anima. La Vuelle vola in semifinale dove sabato incontrerà Brescia. La decide un intercetto di Totè, che sull’82-80 nega a Varese l’ultimo attacco per sperare. E a 11’’ dal gong Gudmundsson infila il libero del +4 che mette in frigo la vittoria. Poi la difesa che ha sputato sangue per tutta la partita costringe i lombardi a un’infrazione di 5’’. E’ finita e sul parquet è un mucchio selvaggio di abbracci. Inizio fantastico della Vuelle che parte con Delfino e Gudmundsson al posto di Cheatham e Moretti, febbricitanti. Sono proprio loro a mettere le prime impronte sul match: rubata dell’islandese e canestro del capitano. Poi si scatena Charalampopoulos che trova le soluzioni più diverse per ferire Varese. Che appare confusa: 10 le palle perse dalla Openjobmetis nel 1° quarto in cui Pesaro disturba tutti i passaggi mentre dall’altra parte il greco, caldo come un forno, fa legna.

Sul 16-8 Brase chiama time-out ma l’emorragia continua: la Vuelle morde, intercetta e vola in contropiede. Quando Carlos mette la tripla, serve un assist al bacio e poi chiede cambio i biancorossi sono avanti di 15 (25-10 al 9’). Il massimo vantaggio con Kravic, che schiaccia il +17. Ma nel 2° quarto le cose cambiano drasticamente: Moretti è inutilizzabile, Cheatham non sta in piedi e le energie vengono meno, anche perché dalla panchina non arriva molto, con Visconti emozionato e Totè fuori fase. Varese risale aggrappata all’orgoglio di capitan Ferrero che segna e incita i tifosi, ammutoliti dal grande inizio pesarese. I balzi del dinamico Owens mettono a disagio Kravic e nei secondi 10’ è la Vuelle a perdere troppi palloni (6) fino a farsi rimontare quasi tutto il vantaggio (37-35 al 18’). Poi un colpo di coda firmato Gudmundsson ricaccia indietro i varesini prima dell’intervallo. Allunga fino al +12 ad inizio ripresa Pesaro (48-36), poi Varese alza i ritmi e i biancorossi non reggono: Delfino commette 3° e 4° fallo in un amen, quindi Kravic perde la palla che costa l’aggancio sul 55 pari. Visconti si sblocca dalla lunetta, ma Ross trova una nuova parità (62-62) e Reyes firma il primo sorpasso per Varese. Lì ci mette la pezza Tambone con 5 punti di fila. L’ultimo quarto è un corpo a corpo veemente, ma Pesaro non permette più a Varese di rimettere la testa avanti, Mars trova qualche fiammata importante e il canestro dell’83-78 che spacca il match. Poi la rubata di Totè che manda in orbita i tifosi pesaresi. Elisabetta Ferri