"La Vis è Daniele", oggi tutti in piedi per Mei

"La Vis è Daniele", oggi tutti in piedi per Mei

"La Vis è Daniele", oggi tutti in piedi per Mei

di Giorgio Guidelli

Se la voglia di Vis, Vis con Pesaro attaccata, è stata riesumata in queste ore in città, lo si deve solo, tanto per parafrasare Maurizio Costanzo, a un tifoso coi baffi: Daniele Mei. Anche da lassù, il suo megafono ha strillato un casino. Fino a farsi sentire ovunque: al palas della Vuelle, allo stadio di Vasto, alla curva pistoiese e, come noto, nella curva granata. Quella del Fano. Tutti in piedi per Daniele. Con onore e rispetto. Anche per la Vis. Sempre, e rigorosamente, con Pesaro attaccata. Il tifoso di Pantano, anche ora che è in cielo con gli atri cuori vissini, è un influencer imbattibile. E impersona questi colori. Li fa rispettare e conoscere.

Mai tanto trasversalismo di intenti è scivolato tra stadi e palazzetti, anche di ’fede’ opposta. Segno che, oggi più che mai, il passo dello sport di squadra e del calcio possono segnarlo uomini che lasciano qualcosa. Anzi, tantissimo. "Ci ha educato a tifare, a essere biancorossi dentro e fuori, ad accettare tutti in curva – ricordano i suoi allora ragazzi della laterale e della Montecatini – e soprattutto ci ha sempre dimostrato che più eravamo e meglio stavamo. L’importante era la Vis". Omaggi spalmati in tutto lo Stivale per Mei. E dunque per la squadra di Pesaro che non può che essergli grata. Al Benelli non sono mai stati sollevati trofei di chissà quale portata, ma su uno questo stadio (ridotto un crino) può vantare il Guinness: la passione viscerale. Che fa la squadra. La città. E tutto quello che là attorno si muove. Mei non è altro che il paradigma di tanti altri cuori biancorossi che oggi restano immortali dalle parti di Pantano. Poche le formazioni che restano nella hall of fame, intramontabili i tifosi che hanno sudato su questi gradoni di bassa serie ma impregnati di qualcosa che sa molto più di uno schema o una rete pennellata a fil di palo. Domenica sera, anche l’arena vuellina ha lanciato il suo coro per il vecchio capo ultras di Pantano. Un unico filo biancorosso ha unito Pesaro e il suo cuore. Ed è sacrosanto che ogni tanto se ne ricordi anche chi in campo gioca e vive grazie a queste passioni. Che vanno rispettate e onorate. Tutti in piedi per Daniele.