Vis Angelo: "La mia capra ci ha salvato"

Il celebre supertifoso con il sombrero spiega perché l’ha portata allo stadio domenica: "Me l’ha suggerito un sogno e ho avuto ragione"

Marco Balduini, detto "Angelo", tifoso della Vis da 57 anni, inconfondibile con il suo completo biancorosso e sombrero in testa, domenica si è attirato gli strali della Recanatese perché è entrato in campo a fine partita a festeggiare con una capra.

"Angelo", perché è venuto allo stadio con una capra?

"Perché la notte prima ho sognato che dovevo farlo, che portava fortuna e infatti abbiamo vinto a quel modo, forse per merito anche della mia capra".

Ma come ha fatto a portarla in città?

"Non me lo dica, è stata una faticaccia, l’ho prelevata dal mio ovile e portata in auto fino al Miralfiore, poi al guinzaglio fino allo stadio, ma ogni tanto dovevo fermarmi, non posso affaticarmi, soffro di cuore".

E come ha fatto a farla entrare allo stadio?

"Non volevano assolutamente all’ingresso, così l’ho parcheggiata nel parchetto recintato del circolo della Vis e le ho detto: stai qui che se vinciamo torno e ti porto in campo a festeggiare"

Non è la prima volta che lei porta animali allo stadio...

"Portai una capra anche in un derby co il Fano che pareggiammo, ma non ho portato solo capre, anche conigli, galline e ogni volta è andata bene. Scrissero di me, negli anni 90, che le oche in Campidoglio salvarono i romani, e il coniglio di Angelo salvò la Vis"

Quanto è superstizioso da uno a cento?

"Centodieci. Sono molto superstizioso e ogni volta quello che auspico facendo riti si avvera. Quest’anno ho indosaato un paio di mutande da donna e guarda caso la Vis ha vinto in trasferta"

A proposito, che campionato è stato?

"Mi hanno fatto morire di un colpo, la Vis in questi 57 anni mi ha fatto mettere quattro by pass, e anche quest’anno ho rischiato di rimanerci secco: nell’ultima sconfitta casalinga mi sono sentito male, e mi hanno portato via in ambulanza, i medici mi hanno detto che il cuore era in fibrillazione. E ti credo, abbiamo vinto solo due volte e per il resto sofferto molto. Non dovrei più venire allo stadio, ma non ce la faccio. Ho eliminato le trasferte, ci andavo da solo, in Puglia sono molto conosciuto, così come in Sicilia, tutti si ricordano ancora dell’uomo biancorosso con il sombrero".

Quanti chilometri ha fatto per la Vis?

"Non lo so, ma se consideriamo che in un anno facevo 45mila chilometri fate voi i conti di quanti ne ho macinati in più di mezzo secolo a seguire la squadra fuori casa".

Cosa fa, se perde?

"Se perdiamo per me la giornata è finita, vado a casa a letto depresso e spengo la luce"

E se vince?

"Domenica al quarto gol non ho capito più nulla, sono vivo per miracolo"

A proposito, come se la caverà l’anno prossimo?

"Spero bene, spero che ci facciamo una squadra non dico da primi posti, ma da stare tra i primi dieci, insomma da non rimetterci la salute come in questi campionati e come nell’ultimo in particolare".

Suggerimenti?

"Quattro o cinque giocatori molto forti e attorno altri validi e giovani di qualità"

Cosa ne pensa di questo stadio?

"Io mi accontenterei di un pezzo di lamiera sopra la tribuna Prato per non bagnarsi"

Qual è il prossimo animale che porterà allo stadio per scaramanzia?

"Non lo so, dipende dai sogni"

Davide Eusebi

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