Vuelle, ieri sera si è riunito il Cda Entro sabato la risposta di Repesa

In giornata dovrebbe esserci un nuovo colloquio fra il coach e la società: e stavolta sarà decisivo

Ufficializzato con grande soddisfazione il proseguimento dell’accordo con il title sponsor Prosciutto di Carpegna per la quinta stagione consecutiva, quella di ieri è stata un’altra giornata cruciale per la Vuelle che ha riunito in serata il suo Cda per mettere sul tavolo tutta la situazione prima di andare al nuovo incontro con Repesa. Il presidente Ario Costa, dopo i fruttuosi colloqui con la famiglia Beretta con cui ha definito la nuova intesa per la sponsorizzazione, è ora in grado di illustrare agli altri membri del Consiglio d’amministrazione le risorse in ballo per la prossima stagione e di conseguenza anche i programmi. Dopo tre stagioni in cui le ambizioni si sono alzate rispetto al passato è logico e naturale che si voglia provare a consolidare la squadra in questa fascia: senza pretese, ma anche con il coraggio di chi non vorrebbe più sentirsi addosso l’obiettivo salvezza come prioritario.

Nell’incontro di ieri sera i vertici della società avranno sicuramente discusso anche del nodo Repesa, che va sciolto entro il 10 giugno: al massimo alla fine di questa settimana, perciò, verrà deciso se il progetto continuerà con il tecnico croato in panchina oppure se si renderà necessario cambiare strada. Se Repesa dovesse restare al timone sarebbe importante fare chiarezza e spiegare come sono andate le cose alla tifoseria, sempre così attenta e appassionata alle vicende biancorosse, in modo da sgomberare il campo da equivoci e ripartire con lo stesso entusiasmo con cui si è conclusa la stagione. Se invece le due parti non dovessero trovare un’intesa servirà un po’ di tempo per individuare il profilo giusto che possa proseguire sul cammino tracciato, con una squadra dall’anima italiana che non è giusto stravolgere. Anche perché il mercato sarebbe decisamente più breve e meno complicato nel caso in cui ci fossero da inserire sul tessuto solo gli stranieri. Oltre che per uno straniero che arriva in un posto nuovo trovare una spina dorsale già consolidata e uno spogliatoio accogliente, che sa raccontare in quale realtà si sta inserendo, è un aiuto non da poco che favorisce l’integrazione in squadra e nella città. Andare al raduno con lo stesso nucleo italiano, insomma, è un vantaggio non da poco.

Entro la metà di giugno, poi, bisogna sedersi al tavolo sia con Moretti che con Totè che sono gli unici ad avere un’uscita dal contratto biennale mentre Tambone, Visconti e Mazzola sono vincolati. Poi c’è la questione legata a Delfino, che sta riflettendo sul suo futuro, ma la sensazione è che non sia ancora pronto ad appendere le scarpe al chiodo, anche perché nel finale di stagione ha dimostrato che quando sta bene qualcosa da dare ancora ce l’ha. Ad agosto compirà 41 anni, è vero, ma questa sarà un’estate di riposo e recupero, con la Nazionale argentina esclusa dai Mondiali. Vedremo cosa deciderà il capitano, ma se invece dovesse ritirarsi meriterebbe un saluto stile-Ibrahimovic. Intanto, l’A2 è alla stretta per le due promozioni: Torino-Pistoia è la prima finale, mentre nell’altra Cremona aspetta la vincente di Forlì-Udine. Tutte piazze che la serie A l’hanno già assaggiata e vogliono tornarci.

Elisabetta Ferri