Vuelle, ora manca solo l’alternativa a Cain

Con il pivot che deve coprire le spalle al titolare la formazione è fatta. Per l’inizio della prossima settimana sono attesi i tre americani.

Si attende in questi giorni una lista ministeriale che possa stabilire quale categoria di lavoratori possa circolare dopo il test seriologico e tampone, oppure chi dovrà comunque fare la quarantena. A Milano, per non saper nè leggere e nè scrivere, gli americani sono sbarcati il 15 luglio. Comunque nell’elenco lavoratori ci sono anche gli atleti della Carpegna Prosciutto. Nel caso specifico, visto che il resto della squadra è già in città, il problema si pone con i tre statunitensi: e cioè il pivot Cain, la guardia Massenat e quindi l’ultimo arrivato il play Robinson.

L’arrivo dei tre Usa, se non ci saranno intoppi particolari, è previsto per l’inizio della prossima settimana. A quel punto se non scatta la quarantena e bastano solo i test ed il tampone, la squadra sarà al completo anche se ancora manca, dal conto, un pivot che vada a rafforzare il parco lunghi nel caso in cui Cain possa avere qualche problema.

In questi giorni gli allenamenti sono individuali nel senso che i giocatori lavorano singolarmente "dopodiché domani – dice il medico sociale Piero Benelli – se non ci saranno problemi potranno iniziare a fare allenamenti di gruppo. In che stato di forma sono? Questo ancora non lo abbiamo stabilito perché dovranno essere poi tutti sottoposti ad una serie di test, anche molto impegnativi. Per fare questo ci siamo attrezzati in maniera molto professionale".

Comunque sia, la squadra ha ora un volto preciso anche se un altro pivot sotto le plance appare il minimo indispensabile anche perché Filipovity, così come Zanotti, potranno dare una mano a rimbalzo, ma non sono propriamente dei pivot.

Invece iniziano a circolare dei ‘sunti’ sul play Robinson. Ovvio che in questi...bignamini c’è il meglio del meglio della carriera di un giocatore, ma le immagini parlano di un atleta velocissimo. Con un primo passo al fulmicotone che gioca anche in penetrazione se trova il buco giusto, ma che ha anche un buon tiro dalla distanza. A dirla così si è davanti ad un fenomeno, vista l’altezza. Ma per capire esattamente il valore di questo giocatore, che sarà il perno di tutta la formazione di Repesa, occorrerà vedere cosa accade in campo. E non bastano le partite di precampionato dove tutti appaiono dei fenomeni, quanto le prime partite di campionato quelle dove ci sono i due punti in palio, quelle che mettono in cantina il periodo Harlem, per cambiare forma e intensità di gioco, sia in difesa che in attacco. Fino alle prime partite di campionato – si parte ufficialmente il 27 settembre – inutile sparare giudizi.

Comunque per come è stata fatta la squadra, anche sotto il profilo dell’esperienza, siamo lontani mille chilometri da quella che è stata assemblata all’inizio del passato campionato. Una considerazione certamente si può fare all’interno di questo nuovo contesto: con giocatori esperti in campo si creano anche quei cordoni ‘sanitari’ per far giocare e testare i giovani. Primo fra tutti quel Drell che pare Repesa sia molto curioso di vedere in palestra per capire limiti e possibilità. Comunque rispetto allo scorso anno pare che qualche chilo muscolare lo abbia messo su nel corso di questa estate.