Vuelle senza Kravic crolla nell’ultimo quarto

Pesaro paga l’assenza del lungo e dell’infortunato Mazzola, nella ripresa Reggio Emilia prende il largo dominando a rimbalzo

Vuelle senza Kravic crolla nell’ultimo quarto

Vuelle senza Kravic crolla nell’ultimo quarto

UNAHOTELS

95

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO

76

UNAHOTELS : Anim 18, Reuvers 19, Hopkins 8, Cipolla ne, Strautins 7, Vitali 15, Stefanini ne, Nembhard, Cinciarini 13, Burjanadze 10, Olisevicius 5, Diouf ne. All. Sakota.

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Abdur-Rahkman 11, Visconti 6, Moretti 5, Tambone 2, Stazzonelli ne, Gudmundsson 10, Charalampopoulos 8, Totè 14, Cheatham 18, Delfino 2. All. Repesa.

Arbitri: Paternicò, Paglialunga e Pepponi.

Note: parziali 16-18, 42-39, 67-62. Tiri liberi: Reggio Emilia 1620, Pesaro 1220. Tiri da 3 punti: Reggio Emilia 1528, Pesaro 821. Rimbalzi: Reggio Emilia 35, Pesaro 26. Assist: Reggio Emilia 26, Pesaro 17. Tecnico a Burjanadze. Usciti per falli: Visconti. Spettatori: 3.250.

E’ indubbiamente il momento più difficile della stagione per la Vuelle che sprofonda a Reggio, rianimando gli emiliani che venivano da sette sconfitte consecutive. Una partita già complicata per l’assenza di Mazzola, già operato, diventa un rebus per il forfait in extremis di Kravic, messo ko dall’influenza. Repesa se la gioca con un quintetto inedito: Gudmundsson in regia affiancato da Mars e Visconti; sotto, al fianco di Chetaham, l’unico pivot a disposizione, Totè. Reggio difende con aggressività, d’altronde è l’unica strada che ha per rimanere in partita viste le insicurezze con cui parte in attacco, con alcuni tiri sbagliati incredibilmente da sotto. Pesaro prova a prendere il largo con due triple di Cheatahm (9-14 all’8’) ma Cinciarini tiene a galla i suoi. Nel finale di 1° quarto bel canestro in contropiede di Tambone che riassaggia il campo dopo due mesi. Il secondo periodo vede partire meglio i padroni di casa: dopo il canestro di Anim che firma il 28-22, Repesa decide di schierare i suoi senza pivot, vista l’evanescenza di Totè. Due giochi da tre punti di Mars e Gudmundsson riacciuffano gli avversari (28-28), poi la bomba di Cheatham che sigla il +5 (31-36) darebbe la possibilità di tornare negli spogliatoi mettendo un po’ d’ansia alla Unahotels. Invece una serie di palle perse (già 10 all’intervallo) rimettono in fiducia la squadra di Sakota. Moretti sembra ancora sotto choc e fallisce due liberi prima del riposo, cosa rara.

L’inizio ripresa è tragico per Pesaro che non trova più tiri comodi e subìsce due triple che la spediscono a -9 (50-41) ma la reazione è buona e anche Delfino, che fa il suo esordio sul parquet, ci mette del suo per riprendere la coda di Reggio. Ormai però la squadra di casa ha preso fiducia e anche Olisevicius, sin qui sembrato il fantasma di se stesso, si ritrova. Così nel finale del 3° quarto arriva un altro break della Unahotels (60-51 al 28’) mentre la Vuelle è scarica di energie, nervose soprattutto: mancano troppe carte nel mazzo. E’ Visconti a tenere in partita i compagni con 3 liberi e una bomba cruciale. Nell’ultimo quarto, però, Reggio tiene sempre in mano il pallino conquistando anche rimbalzi offensivi preziosi. E quando Moretti si fa soffiare la palla, con Vitali che schiaccia in contropiede il +12 è chiaro come finirà. E’ proprio Vitali a mettere le due triple che chiudono i conti. La Vuelle accusa il colpo, venendo sovrastata al tiro, a rimbalzo e negli assist. Ora per mettere al sicuro le Final Eight non si può più sbagliare.

Elisabetta Ferri