Matteo Salvini, oggi tour in Emilia. "Surreale non sapere ancora la data delle Regionali"

Comizio del leader della Lega nel Piacentino per promuovere la candidata Lucia Borgonzoni. Folla a Vignola, tanti selfie e cori da stadio. Poi la tappa a Cento

Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni a Caorso (LaPresse)

Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni a Caorso (LaPresse)

Bologna, 8 settembre 2019 - Il tour in Emilia di Matteo Salvini è iniziato stamattina dal Piacentino. Il leader leghista, ex ministro dell’Interno, non si è fatto scoraggiare dalle mancate elezioni nazionali e ha già iniziato il tour per le elezioni regionali al fianco della candidata Lucia Borgonzoni.

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"E' surreale. Ci sono le elezioni in Emilia Romagna ma non si sa quando perché c'è Bonaccini che deve decidere. Vi sembra normale? Siamo all'8 di settembre e non si sa nulla" - ha detto il leader della Lega durante il comizio a Caorso, dove ha partecipato alla tradizionale sagra locale dell'anatra.. "Dopo 50 anni possiamo portar pazienza per un mese in più ma - ha continuato Salvini - quando si vota, il Partito democratico in Emilia Romagna non deve più amministrare neanche un condominio". "Prima o poi dovranno fissare la data del voto". Quando sarà fissato il giorno per le elezioni regionali "si segna sul calendario - ha concluso l'ex vicepremier - perché quella sarà la nuova festa di liberazione dell'Emilia Romagna".

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Salvini dice di non essere preoccupato di un'alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle per le Regionali: "io mi auguro che lo facciano - ha detto - perché sarebbe ancora più chiaro che hanno finito la loro parabola come pezzettino della sinistra. Basta che lo dicano chiaramente, visto che si sono denunciati fino all'altro ieri". Il primo appuntamento è in Umbria il 27 ottobre. "Non dimentichiamo - ha aggiunto - che in Umbria si vota perché hanno arrestato un po' di uomini del Pd su denuncia dei cinque stelle. Se dalle denunce passano all'inciucio anche in Emilia-Romagna io rido e vinciamo lo stesso. In Emilia Romagna si può vincere - ha aggiunto Salvin  affiancato dalla candidata del centrodestra alla presidenza della regione Lucia Borgonzoni - la candidata a le idee chiare e quindi spero che gli alleati rimangano tali". 

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Salvini è arrivato nel pomeriggio a Vignola, nel Modenese (video) con un'ora di ritardo, accolto come una star tra la folla, tra selfie e cori da stadio. "Dopo 50 anni abbiamo l'occasione di cambiare e di mandare a casa la sinistra - ha detto riferendosi alla prossime Regionali -. A Roma giocano carte truccate, ma qui non possono sottrarsi alle elezioni". La gente ha cantato a gran voce l'inno d'Italia e per oltre mezzora, dopo il breve comizio, ha trattenuto Salvini per selfie e foto.

"Grazie per questa fantastica accoglienza (sotto la pioggia) agli amici di Vignola (Modena), in una giornata in cui la città è trasformata in un parco giochi e le associazioni, le mamme e i papà possono lasciare i loro figli liberi e tranquilli" . Lo scrive su twitter Salvini, che in un altro tweet aggiunge: "Qualcuno invece li faceva portare via dalle famiglie. Sulle mostruosità di Bibbiano andremo FINO IN FONDO, superando omertà, silenzi e insabbiamenti, alla faccia di chi fino a un mese fa attaccava il PD come colpevole degli elettroshock ai bimbi e adesso ci fa il governo insieme".

Infine il leader della Lega è andato a Cento nel tardo pomeriggio, al bar Colazione da Tiffany in pieno centro storico (VIDEO). "Sono orgoglioso della scelta di libertà che la Lega ha fatto perché l'onore e la dignità di girare per l'Italia a testa alta valgono mille poltrone e mille ministeri", ha detto il leader della Lega parlando in strada in un comizio improvvisato.  "Guai a chi mette in discussione la nostra storia" aggiunge, elogiando il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, che ha acquistato oltre 300 crocifissi per le scuole.

Salvini ha affrontato anche il tema dei migranti: "Se proveranno a tornare a distribuire i migranti in giro per l'Emilia o la Romagna, dove governa la Lega avranno una sola risposta: no, no, no. Non se ne parla neanche.  Se mi chiameranno nei tribunali io ci andrò a testa alta perché ho difeso i confini, la sicurezza del mio Paese. Che mi processino, non me ne frega niente"

(ha collaborato Valeria Selmi)