
Piero Sgargi, Amministratore della Sgargi S.r.l.
Evolversi alla luce delle esigenze del mercato e del territorio è l'obiettivo di molte imprese, ma fra credere nel cambiamento e attuarlo concretamente nei propri processi produttivi e organizzativi c'è un enorme differenza. Non tutte le piccole e medie imprese del territorio, per quanto dinamiche e lungimiranti, riescono a compiere qual salto di qualità che passa dall'innovazione, dalla flessibilità e dalla continua creazione di nuove competenze. La Sgargi Srl ce l'ha fatta e continua oggi con determinazione nel percorso avviato.
Specializzata nella costruzione di impianti tecnologici e attivamente presente da anni a servizio della Sanità bolognese, con l’avvento del Covid 19, l'azienda ha deciso di investire importanti risorse umane ed economiche, per dare il suo supporto nel rispondere alle urgenti esigenze sanitarie che i reparti di tutti gli ospedali bolognesi si sono trovati ad affrontare. In particolare, la Sgargi ha messo a disposizione la propria esperienza tecnico/organizzativa per la creazione di nuovi reparti dedicati ai pazienti Covid 19.
“La nostra azienda ha lavorato in condizioni di notevoli difficoltà – spiega l'Amministratore Piero Sgargi-. Oltre alla difficoltà nel reperire le principali materie prime necessarie alla realizzazione di tali opere, ci sono state limitazioni nello spostamento del personale e, aspetto ancora più importante, abbiamo dovuto operare garantendo l’incolumità del nostro personale. Grazie alla fattiva collaborazione dell’Azienda AUSL e dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, ci è stata data la possibilità di vaccinare in tempi rapidi anche il personale della Sgargi operante all’interno delle strutture ospedaliere insieme al personale sanitario”.
Difficoltà e ostacoli non hanno impedito alla Sgargi di portare a termine il proprio compito con la massima efficienza e, per di più, in tempi record. “Vista l’importanza della manutenzione impiantistica volta a mantenere la piena funzionalità delle strutture ospedaliere e, al contempo, l'urgenza della realizzazione dei nuovi reparti dedicati, zone e percorsi Covid, la Sgargi si è messa in gioco investendo e formando in tempi brevissimi il personale – prosegue Sgargi -. Il nostro team, in ogni momento, ha sempre dato la massima disponibilità senza mai tirarsi indietro, operando 24 ore su 24 per garantire ogni tipo di servizio richiesto. E' grazie a questo impegno che abbiamo realizzato in 38 giorni gli impianti tecnologici al 12° piano dell’Ospedale Maggiore e un nuovo reparto di terapia intensiva, in meno di un mese (in piena esplosione della pandemia fra marzo e aprile 2020) l’allestimento per nuovi posti letto di terapia intensiva al piano rialzato del corpo D sempre dell’Ospedale Maggiore; in meno di un mese gli impianti del nuovo laboratorio tamponi del Maggiore; in 4 mesi, sempre insieme ad altre imprese coinvolte nel progetto per le altre tipologie di lavori, la ristrutturazione del sesto piano del corpo D del Maggiore per ricavare 36 posti letto terapia semi intensiva, trasformabili in terapia intensiva; in una settimana l’allestimento del primo hub vaccinale alla Fiera e, con le stesse tempistiche, quello dell’Unipol Arena a Casalecchio. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla collaborazione attiva e costante del personale tecnico di Ausl e dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, che operando al nostro fianco, ci ha permesso di portare a termine con successo gli interventi pianificati per aumentare la capienza e la sicurezza dei luoghi, del personale e degli utenti nella complessa situazione dettata dalla pandemia”.

Progetti per il futuro: le linee direttrici della crescita
Know how di alto profilo, formazione continua, ottima organizzazione logistica e operativa hanno permesso all'azienda bolognese di crescere in dimensioni, qualità e ampiezza della sua offerta e nel fatturato, aumentato, nel periodo 2019-2020, di circa il 25 % ogni anno. Eppure alla Sgargi c'è una profonda motivazione a fare di più, guardando verso nuove sfide, come sottolinea l'Amministratore: “Il nostro programma per i prossimi mesi prevede ulteriori investimenti nel settore dell'impiantistica tecnologica destinata alla Sanità, con il duplice obiettivo di aumentare la capacità dei servizi offerti e portare le nostre competenze oltre la regione. Per questo motivo, da una parte, siamo alla ricerca di personale tecnico ed operativo che ci affianchi in questa avventura, dall'altra continueremo a destinare risorse alla formazione tecnica, per noi strategica per elevare il livello delle prestazioni”.
“In parallelo, continueremo ad investire nei settori che hanno contraddistinto la Sgargi fin dai suoi esordi – prosegue Sgargi -, come quello dell'illuminazione pubblica, una sfera di attività che si è ampliata molto con l’avvento di nuove commesse legate ad accordi con la Società Autostrade e il Partenariato con alcuni Comuni dell’hinterland bolognese. Proseguiremo, inoltre, nello sviluppo della cantieristica, che anche in tempo di Covid e nonostante le attuali difficoltà di approvigionamento dei materiali necessari alla costruzione degli impianti, ha visto il completamento di opere importanti per la Comunità e l'economia del territorio, fra le quali gli impianti realizzati nell'ambito della ristrutturazione della Torre CNA in Fiera (18 piani). Negli sviluppi futuri della Sgargi, inoltre, avranno sempre più un ruolo di primo piano le soluzioni di Building Automation, ovvero il controllo e la gestione integrata di impianti di vario tipo per i quali la presenza di un unico partner/fornitore appare come un plus sempre più apprezzato dalle aziende. In quest'ottica stiamo implementando il personale tecnico e operativo dedicato agli impianti meccanici, idrico-sanitari, alla climatizzazione e trattamento dell'aria, oltre che agli impianti di sicurezza”.

Una Fiat 127 e tanta voglia di fare: l'inizio della storia della Sgargi
Gli ambiziosi progetti futuri della Sgargi attingono forza e motivazione dal suo passato. L'azienda nasce nei primi anni '80, da un intraprendente e giovanissimo Piero Sgargi, che, dopo essersi fatto le ossa in cantiere con il padre e lo zio, piccoli artigiani elettricisti, decide, raggiunta la maggiore età, di proseguire il lavoro mettendosi in proprio. “Con molti sacrifici riuscii ad acquistare una Fiat 127 usata, sulla quale feci apporre la scritta “Ditta Sgargi Piero Impianti Elettrici”. Già lo spirito imprenditoriale e il marketing facevano capolino...Iniziò così la mia avventura” racconta Sgargi. “Data la mia giovane età, ritagliarmi uno spazio nel mondo artigiano non fu affatto semplice e la crisi economica degli anni ‘80 non favorì la fase iniziale, ma pian piano, riuscii a farmi strada con i clienti saltuari contattati porta a porta. La passione per i cantieri, alcuni appalti pubblici e buoni rapporti allacciati con le pubbliche amministrazioni, unitamente ad una buona dose di curiosità e di sete di conoscenza, mi permisero, dopo qualche tempo, di avviare collaborazioni con realtà bolognesi consolidate che mi affidarono in subappalto lavori sempre più importanti”.
E' così che la Sgargi amplia poco alla volta la propria struttura, assume personale di livello tecnico e serietà impeccabili, costruisce la sua credibilità sul mercato, elementi che le consentono di iniziare a proporsi direttamente ad alcuni clienti. Inizia anche il percorso per l'acquisizione del primo certificato (ANC - Albo Nazionale Costruttori) che permette all'azienda di partecipare direttamente alle gare pubbliche. Grazie alla stretta collaborazione con tutto il mondo cooperativo bolognese, la Ditta Sgargi Piero Impianti Elettrici cresce e, dopo vari passaggi societari (incorporazioni e trasformazioni in società di capitali), diventa nel 2005 l’attuale Sgargi S.r.l. “Sicuramente la forza dell'azienda è da attribuire alla fiducia di buona parte del personale dipendente che opera quotidianamente come una squadra ben affiatata – sottolinea Piero Sgargi -, persone che ormai si possono considerare una famiglia”.