A Lugo i cittadini più ricchi della provincia

Comuni della Bassa Romagna in testa alla classifica dei redditi per l’anno 2020; al 2° posto Bagnara, al 3° Sant’Agata sul Santerno

Migration

I cittadini più ricchi della Romagna si addensano nella provincia di Ravenna. E la città di Lugo ne guida la classifica. I dati, emersi dall’analisi statistica su base nazionale condotta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con riferimento all’anno 2020, e diffusi dal sindacato Cisl Romagna, vedono primeggiare, in ambito regionale per la parte romagnola, la provincia di Ravenna con una media reddito pari a 21.768 euro, seguita da Forlì-Cesena con 21.069 euro e dalla provincia di Rimini, ultima con i suoi 19.832 euro.

Ma a condurre la classifica provinciale di Ravenna non c’è il capoluogo, che deve accontentarsi del 4° posto con un reddito medio di 22.561 euro e neppure l’altro comune più grande, quello di Faenza, collocato solo al 5° gradino con 22.405 euro. A sorpresa, i più ricchi della provincia sono, dati alla mano, i lughesi con reddito medio di 23.020 euro, di poco superiore alla capolista Cesena per la provincia di Forlì-Cesena con 22.595 euro, ma distante dall’altro podio, quello detenuto da Rimini nell’omonima provincia pari a 19.832 euro. La prima posizione di Lugo è seguita da quella conquistata da altri due comuni ’insospettabili’, Bagnara di Romagna, secondo con 22.720 euro e Sant’Agata sul Santerno, terzo con 22.586 euro. Fanalini di coda nella classifica provinciale risultano essere Cervia con 19.216 euro e infine Casola Valsenio con 18.741 euro. Questi i redditi degli altri Comuni della Bassa Romagna: al 6° posto c’è Cotignola con 21.882 euro, al 9° Bagnacavallo con 20.861 euro, al 10° Conselice con 20.493 euro, all’11° Alfonsine con 20.413 euro, al 15° Massa Lombarda con 19.931 euro e 16° posto Fusignano con 19.657 euro.

"I dati sui redditi del 2020 che vedono comuni della Bassa Romagna ai primi posti in provincia – commenta il presidente dell’Unione della Bassa Romagna, Eleonora Proni – testimoniano l’impegno che da tempo vede affiancate istituzioni, sindacati, istituti di credito e imprese, assieme all’abnegazione e al senso di responsabilità di cittadine e cittadini, per sostenere il lavoro e il reddito delle famiglie. La pandemia prima e la crisi internazionale poi stanno mettendo a dura prova anche il nostro territorio, ma coesione, impegno e onestà sono la sua forza. Su queste basi l’intero territorio romagnolo deve puntare con fiducia per un pieno rilancio".

Ed è proprio sulla necessità di sostenere l’economia romagnola che si concentra l’attenzione della Cisl. "Per il rilancio dei redditi dei cittadini romagnoli serve un piano di investimenti in Romagna e una politica industriale comune – dice Francesco Marinelli segretario generale Cisl Romagna – che crei una offerta di lavoro di qualità".

Monia Savioli