"Arena Borghesi, la fine dell’illusionismo verde"

La notizia del tasso centenario morto, a seguito del suo espianto, non desta sorpresa. Era un esito prevedibile. Da anni, Italia Nostra e Legambiente avevano richiamato l’attenzione sui rischi legati al suo spostamento. (...) La vicenda dello spostamento del tasso, che peraltro era previsto dall’Accordo di Programma tra Unione della Romagna Faentina e Conad, è un episodio del campionario di previsioni illusorie su una ’nuova’ Arena Borghesi; così verde, come quella delle origini. (...) Una campagna retorica basata su immagini virtuali fuorvianti e annunci inverosimili. (...) Un assurdo tentativo di negare l’evidenza della sparizione di uno spazio alberato di 300 metri quadri e di dimostrare l’impossibile equivalenza tra questa ampia area perduta e la nuova, ma strettissima, striscia verde a ridosso del nuovo fabbricato. (...) I fatti reali del cantiere in corso stanno però smascherando i tentativi messi in atto nel corso degli anni per sviare l’attenzione dal pesante impatto dell’espansione del supermercato. Effetti inequivocabili, che ora sono sotto gli occhi di tutti. Un massiccio fabbricato ha preso il posto di un arioso spazio alberato, schiacciando la platea e il proscenio. La nuova costruzione stravolge il rapporto unitario che l’Arena Borghesi aveva con un viale ottocentesco, aggrava l’invasività di un corpo estraneo al contesto paesaggistico, compromette definitivamente la relazione visiva che si ha dallo Stradone.

Legambiente Faenza