
Il cantiere del nuovo auditorium a Lugo
Se il nuovo auditorium di Lugo sarà probabilmente inaugurato nella prossima primavera, non altrettanto lo sarà l’intervento di ristrutturazione complessiva del complesso in cui è stato realizzato. Durante lo svolgimento dei lavori di demolizione della parte che, al primo piano, era adibita a bar e palestra e che ora sta per essere trasformata nella sala auditorium da 284 posti, sono emerse delle "necessità impreviste ed imprevedibili", come nuove demolizioni a fronte di situazioni di degrado non identificate in precedenza e la necessità di consolidare la stabilità strutturale degli edifici confinanti, che hanno motivato la definizione di una variante dei lavori in corso d’opera. Per finanziarla, in assenza di nuove risorse, il Comune ha quindi deciso di risparmiare il denaro destinato al completamento del piano terra per abbassare l’impatto degli aumenti. L’importo contrattuale dei lavori passa quindi da circa un milione e 829.000 euro a un milione e 867.000 euro per un totale complessivo di spesa che resta invariato a 2.250.000 euro finanziati tramite Pnrr. Per poter eseguire le opere necessarie alla realizzazione della sala auditorium e degli spazi connessi come il foyer e i servizi igienici, è stato definito come "necessario" rimandare il completamento del piano terra e la sistemazione delle aree esterne rinviando gli interventi a future e fasi esecutive dovessero manifestarsi nuove e specifiche disponibilità economico-finanziarie.
L’obiettivo primario dell’Amministrazione è quello di portare a termine i lavori dei soli spazi necessari e indispensabili per attività ed eventi socio-culturali e teatrali, quindi dei soli spazi dell’auditorium al primo piano entro la scadenza, prevista dalla variante, del 28 aprile 2025, con una proroga di 9 mesi rispetto alle tempistiche contrattuali che inizialmente fissavano il fine lavori al 2 agosto 2024. Per vedere nel suo complesso la riqualificazione dell’edificio servirà quindi ancora tempo. Da progetto, lo spazio esterno coperto di circa 25x11,5 metri collocato al piano terra, che garantisce il passaggio da via Emaldi alla corte interna del complesso, ha le potenzialità per essere trasformato in sala polivalente per laboratori e mostre.
Monia Savioli