REDAZIONE RAVENNA

Bimba invalida dopo il parto, i genitori chiedono 3 milioni all’Ausl Romagna

Azienda citata in giudizio da una coppia per risarcimento danni

Una donna incinta (Foto di repertorio Dire)

Ferrara, 12 marzo 2015 – I genitori di una bimba rimasta gravemente invalida dopo il parto (il 25 marzo 2004) avvenuto all’ospedale di Ferrara, hanno citato davanti al tribunale civile di Ravenna l’azienda Ausl della Romagna. Chiedono un risarcimento vicino ai tre milioni per danni patrimoniali e non.

La madre era arrivata a Ferrara con i propri mezzi accompagnata dal marito, dopo che era stata visitata all’ospedale di Lugo. La mattina del 25 marzo era andata a Lugo per un controllo della gravidanza alla 38esima settimana, con forti contrazioni. I medici avevano rilevato una sofferenza fetale e da un’ecografia era emerso un accumulo di liquido nella cavità addominale e una diminuzione di liquido amniotico.

Ciò nonostante, rileva la citazione, firmata dagli avvocati Chiara Rinaldi e Francesca Giardini la donna non fu trattenuta, né dirottata a Ravenna, “bensì invitata a raggiungere, con mezzi propri, l’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, attesa la carenza di culle termiche all’Ospedale di Lugo e di Ravenna”.

La donna partì col marito, ma a causa del traffico impiegò circa due ore prima di arrivare, alle 12.36. Dopo i controlli fu sottoposta a un taglio cesareo d’urgenza e le due bambine furono partorite.

Le condizioni della prima nata apparvero subito gravissime: fu ricoverata in Terapia intensiva neonatale fino all’8 aprile, quando fu spostata in Pediatria a Ravenna, da cui fu dimessa il 21. In seguito ebbe numerosi ricoveri e interventi: risulta affetta “da una gravissima forma di encefalopatia ipossico-ischemica che la rende completamente non autosufficiente, come confermato anche dalla commissione Medica che ne ha valutato l’invalidità al 100% e come tale, bisognosa di assistenza continua”.