
L’esultanza del rione bianco per la vittoria della Bigorda (. Foto Tedioli
La Bigorda d’Oro 2025 ha lasciato il segno. In una serata intensa e seguitissima – oltre 3.500 spettatori presenti allo stadio Bruno Neri e più di 2.500 collegati online – Faenza ha vissuto una delle edizioni più avvincenti degli ultimi anni, conclusasi quasi a mezzanotte. Ma se il verdetto finale è ormai noto, a restare nel cuore del pubblico sono state soprattutto le emozioni e le parole dei protagonisti. Mattia Zannori, trionfatore al debutto con i colori del Borgo Durbecco, ha raccontato così la sua prima volta in terra manfreda: "È stata un’emozione fortissima. Ho sempre seguito Bigorda e Niballo da casa, per me Faenza era qualcosa di unico. Avevo il desiderio di correrci, e ora ho coronato questo sogno. La cavalla Rio è stata straordinaria, ha risposto bene a ogni chiamata. Merito della scuderia, io ho solo cercato di interpretarla al meglio". Il cavaliere umbro ha dedicato la vittoria a Enrico Gnagnarella, costretto al forfait per infortunio, e a un amico scomparso prematuramente, Pier Giorgio D’Annunzi: "A lui va questo successo. Ora la testa è a Foligno, dove sabato mi aspetta la prima Quintana della stagione".
Grande soddisfazione anche per Riccardo Tinti, capo rione del Borgo: "Mattia è stato impeccabile. Dietro questo risultato c’è tanto lavoro di squadra".
Secondo classificato, con onore, Luca Paterni del Rione Nero, anche lui umbro e narnese come il vincitore. Penalizzato dal ritiro della cavalla titolare Kelly in Black per un malessere dell’ultima ora, ha dovuto ripiegare su Beach Waves, al debutto assoluto. "La cavalla ha dato tutto quello che poteva. Dispiace, ma fa parte del gioco. Ringrazio il mio rione per la fiducia", ha detto. Il capo rione Damiano Tinelli ha voluto sottolineare l’impegno del cavaliere: "Luca si è comportato da vero professionista in una situazione non facile. Siamo orgogliosi di lui". Più amaro il bilancio per Stefano Venturelli del Verde: "Ho sbagliato bersagli importanti, colpa mia. Mi dispiace per il rione, ma torneremo più determinati". Deluso anche Davide Ricci del Giallo: "Non ha funzionato niente, soprattutto il feeling col nuovo cavallo. Lavorerò sodo per tornare competitivo". Resta positivo invece Lorenzo Fantinelli del Rosso, ultimo ma soddisfatto al debutto: "Mi do un sei. Potevo fare qualcosa in più, ma ho imparato molto".
Intanto l’attenzione si sposta già sulla 68ª edizione del Palio del Niballo, in programma domenica 22 giugno. Dopo la prima sessione in programma oggi, occhi puntati su mercoledì 11 alle 19.15 per le prove ufficiali, momento cruciale in cui verranno testati obbligatoriamente sia il cavallo da gara sia la riserva, alla presenza della Commissione veterinaria. Il grande favorito resta Marco Diafaldi del Verde, vincitore del Niballo nelle edizioni 2014, 2015, 2023 e 2024. Ma la concorrenza è di livello: Luca Innocenzi, campione esperto, difenderà i colori del Borgo, forte delle buone impressioni lasciate con Halo’s the Best. Attenzione a Matteo Tabanelli del Nero, determinato e supportato da un Lethal Grey in gran forma, e a Gertian Cela del Giallo, giovane già competitivo e vicino allo spareggio nel 2024.
Gabriele Garavini