ANDREA COLOMBARI
Cronaca

"Botte e minacce per il debito di droga"

Chiesto il rinvio a giudizio per due albanesi. Nella stessa indagine per spaccio a Cervia in totale figurano sei imputati

Una veduta. del Palazzo di Giustizia di Ravenna (Foto Giampiero Corelli)

Una veduta. del Palazzo di Giustizia di Ravenna (Foto Giampiero Corelli)

A loro dire quello era un debito per droga. In totale 17 mila euro che al diretto interessato, un 32enne cervese, erano valsi botte sotto casa sua tra il novembre del 2022 e il febbraio del 2023 tanto che alla fine era stato costretto a cambiare abitazione per nascondersi. Ma anche minacce, pure di morte, sia a lui che alla compagna 30enne. Alla fine il 32enne aveva sborsato i 17 mila euro e aveva pure consegnato un orologio Rolex, sebbene senza certificato di garanzia.

Contestazioni, quelle mosse dal pm Lucrezia Ciriello, che sono costate una richiesta di rinvio a giudizio per due cittadini di origine albanese di 38 e 49 anni entrambi domiciliati a Cervia e difesi dagli avvocati Gianluca Vichi e Sonia Giulianelli: nell’udienza preliminare fissata per inizio febbraio, dovranno rispondere in concorso di estorsione continuata. In quella occasione i due cervesi - tutelati dall’avvocato Lisa Venturi - potranno costituirsi parte civile. Nella medesima udienza figureranno anche nella veste di imputati: l’indagine aveva tirato in ballo in totale sei persone.

La giovane coppia in particolare dovrà rispondere, in concorso quantomeno morale, di detenzione di droga ai fini di spaccio. Per la procura nel dicembre del 2022 sempre a Cervia i due avrebbero acquistato dal 49enne albanese un chilo di marijuana per 3.500 euro, droga poi ceduta a un altro imputato: si tratta di un 30enne di Savio difeso dagli avvocati Luca Berger e Marco Magnani e pure lui tra gli imputati. Nel suo caso è accusato di avere ricevuto il 4 dicembre 2022 dal 49enne albanese un chilo di marijuana in cambio di 3.500 euro e mezzo chilo di cocaina in cambio di 19 mila euro.

Sempre il 49enne è accusato di avere spacciato a più riprese attorno al 7 marzo 2023 poco più di 10 grammi di cocaina a un cittadino di origine magrebina. E, assieme all’ultimo dei sei imputati - un 41enne di origine serba domiciliato a Cervia e difeso dall’avvocato Giorgia Toschi - di avere detenuto imprecisate quantità di cocaina ai fini di spaccio. In particolare il 49enne avrebbe ceduto la roba al 41enne.

Come di prassi, davanti al gup gli imputati avranno modo di chiedere di essere giudicati attraverso riti alternativi - che, in caso di condanna, consentiranno lo sconto di un terzo della pena - o di discutere la richiesta di rinvio a giudizio.