DAMIANO VENTURA
Cronaca

Caritas, crescono i poveri e gli italiani bisognosi

I dati 2024 sulla povertà. La mensa del centro di ascolto ha servito oltre 11mila pasti, +75% rispetto al periodo precedente alla pandemia.

La conferenza stampa

La conferenza stampa

Crescono i poveri che lavorano e gli italiani che chiedono aiuto. È quanto emerge dall’ultimo rapporto della Caritas della Diocesi di Faenza-Modigliana, che sarà presentato oggi in seminario alla presenza del vescovo Mario Toso. Secondo i dati raccolti lo scorso anno sono state 1.757 le persone che si sono rivolte al centro di ascolto o in una delle 25 Caritas parrocchiali. Il rapporto intitolato ’Trame di cura’, non si limita a raccogliere numeri, ma offre uno spaccato delle fragilità sociali ed economiche del faentino. "Non cerchiamo solo di conteggiare l’accesso ai servizi – ha spiegato don Eugenio Casadio –, ma anche riportare le povertà del nostro territorio, attraverso alcune analisi finalizzate a scrutare il futuro". Il rapporto peraltro integra l’azione di Caritas durante e dopo l’emergenza alluvionale, anche attraverso la collaborazione in rete "nonostante i tragici vissuti, si è potuto ‘toccare con mano’ la speranza, offerta gratuitamente da parte delle tante persone che hanno mostrato di essere vicini a chi versava nella disperazione".

Quanto ai numeri le Caritas parrocchiali hanno un bacino di utenza pari a più della metà del totale (62%), invece il Centro di Ascolto diocesano a Faenza ne raccoglie da solo il 38%. Anche il profilo della persona che si rivolge alla Caritas cambia "spesso in parrocchia si presenta una donna, moglie e madre che porta i bisogni della famiglia, sovente chiede un’integrazione alla spesa o sostegno economico. Al Centro di Ascolto diocesano, invece, si rivolgono anche molti uomini, stranieri, spesso senza dimora, che chiedono un posto dove dormire o un piatto caldo" si legge nella nota di Caritas. Complessivamente sono state 1084 le persone incontrate da Caritas lo scorso anno, il 72% donne. Inoltre la presenza di italiani presso le Caritas parrocchiali è in media di due persone su cinque, dato che sancisce una crescita del 7% rispetto al 2023.

Nel complesso però sono 39 le nazionalità, e quindi le complessità culturali a cui Caritas ha fatto fronte: Marocco, Albania, Nigeria, Senegal, Ucraina, Romania, Moldavia e Tunisia sono gli stati maggiormente rappresentati. Gran parte delle persone incontrate presentano situazioni di fragilità occupazionale ovvero sono in condizione di disoccupazione o di ‘lavoro povero’, quest’ultimo circa il 37% al centro di ascolto diocesano si sono invece rivolte 673 persone, numeri maggiori rispetto al periodo pre pandemia. Per il 36% circa si tratta di povertà croniche e intermittenti, ed una persona su quattro è italiana, anche questo numero in aumento rispetto all’anno precedente. Le Caritas, occorre sottolineare, offrono vari servizi: dal sostegno alimentare, mensa, servizio docce o dormitorio ad accompagnamenti e l’orientamento sul territorio. La mensa del centro di ascolto nel 2024 ha servito oltre 11mila pasti, +75% rispetto al periodo precedente alla pandemia, ed anche la distribuzione di ‘borse viveri’ è passata da 1383 (dato 2019) a quasi tremila nel 2024. Il numero di accoglienze nei dormitori è stato invece stimato in oltre 6000 letti occupati nell’anno, che equivale a una settantina di persone ospitate.

d.v.