
L’uomo è stato arrestato dalla polizia locale di Ravenna il 16 aprile scorso
Si allunga l’elenco delle accuse a carico del 43enne nigeriano arrestato lo scorso aprile dopo l’aggressione a un avvocato del foro di Ravenna, in pieno centro, in piazza del Popolo. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per episodi di intemperanza, è ora indagato anche per un danneggiamento aggravato ai danni di un parroco, avvenuto pochi giorni prima dell’aggressione all’avvocato.
Secondo quanto ricostruito, il 2 aprile il 43enne, residente nella frazione di Santerno, avrebbe preso di mira l’autovettura del parroco della chiesa di San Sisto II, una Dacia Duster parcheggiata all’interno del cortile della parrocchia della frazione, luogo accessibile al pubblico. Per cause non ancora chiarite, l’uomo avrebbe piegato con forza entrambi gli specchietti retrovisori, compromettendo anche il sistema di chiusura elettronica del veicolo. Per questo episodio, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di danneggiamento aggravato.
L’uomo è attualmente ristretto nel carcere di Ravenna, in ragione dei precedenti e della sua pericolosità sociale, ed è difeso dall’avvocato Massimo Martini. Dopo i primi episodi da parte del tribunale era già stata disposta nei suoi confronti una perizia psichiatrica da parte del tribunale.
Il fatto più grave si era verificato nel pomeriggio del 16 aprile, quando si era presentato in uno studio legale del centro, creando scompiglio. Pare che nutrisse un forte risentimento personale nei confronti di un avvocato, che aveva già affrontato verbalmente nei giorni precedenti in piazza del Popolo. Quel giorno aveva tentato di fare irruzione nello studio, ma la segretaria era riuscita a barricarsi all’interno, impedendo l’ingresso. L’arrivo tempestivo della polizia locale aveva posto fine alla situazione, con l’arresto in flagranza dell’uomo.
Ora la sua posizione si complica ulteriormente, in attesa delle valutazioni sulla sua capacità di intendere e di volere.