
La posa della prima pietra, ieri mattina
È stata posata ieri la prima pietra della futura Casa della Comunità di Lugo, che sorgerà alle spalle del nuovo complesso commerciale del quartiere di Madonna delle Stuoie. I lavori, consegnati il mese scorso, partiranno a breve per concludersi, ufficialmente, nel marzo del 2026. Una stima considerata già troppo ottimistica, tant’è che l’attivazione del servizio è già slittata, su richiesta delle parti coinvolte, dal giugno all’agosto 2026.
Finanziato per circa 2,3 milioni di euro derivati da fondi Pnrr, il primo stralcio dei lavori permetterà la costruzione di una prima palazzina di 630 metri quadrati complessivi, divisa su due piani. Qui troveranno posto il Pua, il punto unico di accesso ai servizi socio-sanitari che orienta il paziente nella presa in carico dei suoi bisogni da parte della rete socio sanitaria, l’infermiere di famiglia e di comunità, l’ambulatorio infermieristico prestazionale – novità per il territorio di Lugo – e di telemedicina, l’ambulatorio delle patologie croniche, l’ambulatorio specialistico dello psicologo di comunità e alcuni studi di medicina generale con la relativa segreteria. Gli ingressi saranno due, uno da via Rivali San Bartolomeo, l’altro da via Taglioni.
Il secondo stralcio, del costo di 1 milione e 758mila euro, porterà alla realizzazione della palazzina di collegamento e, al momento, è in attesa di copertura finanziaria. Il progetto complessivo prevede infatti la costruzione di tre edifici distinti su un’area un tempo inserita nel complesso dell’ex acetificio Venturi, acquisita a titolo gratuito dall’Ausl Romagna dal Comune che ne era proprietario. La futura casa della comunità di Lugo – la decima in ordine di costruzione - sarà la struttura territoriale di riferimento per l’intera rete delle Case della comunità del distretto sanitario di Lugo.
"La realizzazione della Casa della comunità di Lugo si inserisce nel piano di potenziamento dei servizi di prossimità sul territorio per limitare il ricorso alle strutture ospedaliere presenti e quindi sgravarle di un carico importante – ha sottolineato il direttore generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori –. La casa della comunità è quel luogo in cui si incontrano, si fondano e interagiscono vari ambiti per dare risposte ai problemi di salute dei cittadini con il supporto anche delle nuove tecnologie. Per migliorare la risposta in tal senso abbiamo anche pianificato in ambito Ausl Romagna il potenziamento complessivo del personale sanitario di 360 unità".
"L’integrazione favorita dalla casa della comunità interesserà una pluralità di soggetti, servizi e figure professionali – ha spiegato la direttrice del distretto sanitario di Lugo, Federica Boschi – dai servizi sociali collocati nella palazzina dedicata al welfare collocata accanto, al punto unico di accesso, dai medici di medicina generale agli specialisti passando dall’infermiere di famiglia e dallo psicologo di comunità. Si tratta pertanto di un investimento strategico per potenziare l’assistenza territoriale non solo del comune ma anche dell’intera Bassa Romagna".
Da parte degli amministratori del territorio, rappresentati dalla sindaca di Lugo e presidente dell’Unione Elena Zannoni e dal sindaco di Conselice Andrea Sangiorgi in quanto referente per le politiche socio-sanitarie dell’Unione, c’è piena soddisfazione. "Vorrei ricordare quanto fosse degradata l’area dell’ex acetificio Venturi prima che iniziassero gli interventi che ora porteranno anche alla creazione della casa della comunità – ha precisato Zannoni –. Si tratta di un intervento importante di rigenerazione urbana che, unitamente al sottopasso, sta cambiando l’aspetto del quartiere un tempo isolato anche a vantaggio della popolazione anziana nell’accesso ai servizi".
Monia Savioli