MONIA SAVIOLI
Cronaca

Cinquant’anni di gemellaggio con Kulmbach

Istituito un riconoscimento intitolato all’ex sindaco Guerrini e assegnato al figlio di colui che portò avanti l’amicizia.

Istituito un riconoscimento intitolato all’ex sindaco Guerrini e assegnato al figlio di colui che portò avanti l’amicizia.

Istituito un riconoscimento intitolato all’ex sindaco Guerrini e assegnato al figlio di colui che portò avanti l’amicizia.

Cinquant’anni di gemellaggio fra Lugo e la città tedesca di Kulmbach. L’anniversario, celebrato il 3 maggio scorso a Lugo, segue ai festeggiamenti del 2024, avvenuti in Germania. "Quest’anno abbiamo unito all’evento altri due momenti da ricordare – spiega la presidente dell’associazione Gemellaggi e relazioni internazionali Adriano Guerrini Aps, Alessandra Montanari –. Al mattino abbiamo ricordato i 65 anni dalla lettera datata 24 aprile 1960 del deputato al Parlamento tedesco e cittadino di Kulmbach Karl Herold nella quale chiedeva di usufruire di uno spazio presso il campo sportivo per poter allestire le tende da campo per ospitare dei giovani che venivano per la cura delle tombe dei loro soldati morti nel nostro territorio e zone limitrofe. Poi abbiamo commemorato i 15 anni dalla morte del sindaco Adriano Guerrini, grande sostenitore della politica dei gemellaggi. Per questa occasione, in memoria del grande impegno che Guerrini ha messo in questo ambito e per la città, l’amministrazione comunale ha deciso di intitolargli un riconoscimento civico e di assegnarlo per primo al figlio di colui che con lui portò avanti il gemellaggio con Kulmbach, Hans-Dieter Herold, figlio di Karl, che amava farsi chiamare Carlo per rafforzare il rapporto di amicizia". (In foto la consegna della medaglia).

Il gemellaggio fu ufficializzato, poi, il 21 febbraio 1974: "Vedere a Lugo, insieme, le delegazioni di tutte le nostre città gemelle europee, che non si conoscevano tra di loro – sottolinea Montanari – per vivere ogni momento interagendo e condividendo con noi questi momenti con gioia è stata davvero la cosa più bella per festeggiare ’l’Europa che piace a tutti noi’, che crede nei gemellaggi per essere parte di una grande famiglia".

Monia Savioli