’Corti da sogni’, Calf miglior film. Premio Marescotti a Stefano Tetti

Il festival internazionale "Corti da Sogni - Antonio Ricci" ha celebrato la sua 25ª edizione con successo, premiando il cortometraggio "Ultraveloci" e altre opere di talento provenienti da tutto il mondo.

’Corti da sogni’, Calf miglior film. Premio Marescotti a Stefano Tetti

’Corti da sogni’, Calf miglior film. Premio Marescotti a Stefano Tetti

Successo per l’edizione numero 25 ’del festival internazionale ’Corti da Sogni – Antonio Ricci’, che si è concluso sabato con le premiazioni in un teatro Rasi gremito di pubblico. La prima edizione del Premio Marescotti è andato a Stefano Tetti (foto), meraviglioso interprete del cortometraggio “Ultraveloci”, di Paolo Bonfadini e Davide Morando (a Ravenna assieme alla produttrice Irene Cotroneo).

Tetti è salito sul palco e ha ricevuto il premio dalle mani di Erika Leonelli, moglie di Ivano Marescotti. Portavoce della giuria è stato Matteo Cavezzali che insieme all’attrice Lucia Vasini e al regista Riccardo Marchesini hanno stabilito il vincitore della sezione. Il corto “Ultraveloci” si è aggiudicato anche la categoria Made in Italy mettendo d’accordo la giuria composta da Alberto Beltrani, Paolo Galassi, Corrado Ravaioli. Sul palco è intervenuto il regista Paolo Galassi che ha illustrato le motivazioni del riconoscimento. Nella sezione European Sogni Award ha trionfato il corto irlandese “Calf” di Jamie O’Rourke, che è ambientato nell’Irlanda rurale. Il parto di una mucca si intreccia con una oscura vicenda che coinvolge le donne della famiglia. Dopo avere trionfato nella categoria Film School (premio assegnato giovedì scorso), l’Iran si aggiudica anche il prestigioso riconoscimento Premio Giuseppe Maestri, dedicato al famoso incisore ravennate. La giuria ha scelto come miglior corto di animazione “In the shadow of the cypress” degli autori Hossein Molayemi e Shirin Sohani. Il Premio Sogni d’Oro (riservato ai corti extraeuropei) è andato a “Busan, 1999” di Thomas Percy Kim della Corea del Sud, che racconta del rapporto tra un’anziana madre e la figlia. Premiati poi olandese “Bezorgd” di Ruud Satijn e il tedesco l’opera tedesca “How to bury a fish”.