"Da Chilone alla governante dei Moratti, vi racconto i lughesi noti ma non troppo"

Domani alle 20.45 a Villa Bolis di Barbiano continua la rassegna curata dall’ex insegnante. Giovanni Baldini

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Una carrellata su una trentina di personaggi lughesi, famosi ma non troppo. A scoprirne pregi e virtù sarà, domani alle 20.45, l’ex insegnante esperto di storia locale, Giovanni Baldini che terrà la conferenza a ingresso libero, ‘Carrellata di lughesi più o meno illustri’, organizzata a Villa Bolis a Barbiano di Cotignola. "Piuttosto che insistere sui ‘maggiori’ come Codazzi, Compagnoni e Ricci Curbastro – spiega Baldini – ho inteso valorizzare le biografie di circa 30 personaggi forse meno famosi ma di sicura presa sul pubblico come ‘Bacchini dei bomboloni’ o ‘Chilone della nota trattoria-osteria’. A coadiuvare l’autore saranno, oltre a foto d’epoca, brevi filmati come nel caso dell’ex calciatore Valerio Spadoni, nel 50esimo dell’esordio in serie A. "Il contributo – continua Baldini – è dell’8 ottobre 1972. Si tratta di un’intervista che Alfredo Pigna, presentatore de ‘La Domenica Sportiva’, fece a Spadoni che era capocannoniere, a poche domeniche dal suo esordio nella prima classifica del campionato. Toccante sarà pure la storia di Elsa Compagnoni, dal 1948 al 1978 governante della famiglia Moratti, la stessa a cui appartengono Massimo e Letizia, nell’abitazione di via Serpelloni 4 a Milano. Ho incontrato la signora Elsa nel 2015 nella sua casa in una traversa di via Felisio. Mi raccontò tante cose ma mai correlate direttamente alla famiglia Moratti di cui ha custodito ogni segreto. Era molto riservata e non mi ha mai dato una sua foto. Nella carrellata troveranno posto anche personaggi come William Galassini, direttore d’orchestra che prese parte anche a Sanremo e il maestro Antonio Tazzari, mio caro amico, scomparso nel 2019". La conferenza fa parte della rassegna ‘Cultura e cene estive al tramonto’ che la scorsa settimana, sempre a cura di Baldini, ha sondato la genealogia di due famiglie di punta del Lughese, Baracca e Biancoli scoprendo che – da ricerche effettuate da un gruppo di studio capitanato da Domenico Savini – la famiglia Baracca prende il nome da una località omonima situata un tempo nel comune di Cotignola.

Monia Savioli