Don Giovanni Montanari era l’uomo del dialogo

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...e altri ancora che ci ha fatto appassionare e molto ci ha insegnato. Come ci ricorda il suo giovane allievo Giovanni Gardini: "era un uomo del dialogo che credeva nella cultura, che ci ha fatto capire come nella lettura dei monumenti dovessimo scorgere anche un aspetto teologico. Una grande figura con un ampio senso delle istituzioni, molto inserito nella Chiesa, ma anche con una visione laica, un intellettuale dialogante".

Giovanni Montanari ha diretto a lungo l’Archivio Arcivescovile di Ravenna. Un cattolico progressista che ancora nei primi anni Sessanta era stato tra i fondatori del “Centro Studi Dialoghi” e della rivista “Shalom” con Pierpaolo Casadei Monti e Franco Chiarini, affascinato dai fermenti del Concilio Vaticano II e attento ai movimenti culturali e sociali di quel periodo.

Montanari ha attraversato con coraggio momenti di crisi interiore ai quali reagì con vigore andando per diversi periodi negli Stati Uniti e in Canada per insegnare teologia. Autore di studi fondamentali sulla iconografia cristiana, lascia ancora in attesa di pubblicazione una monumentale ricerca che lo ha tenuto impegnato negli ultimi anni della sua lunga vita, trascorsa nell’ultimo decennio tra le accoglienti mura di Santa Teresa. Infine, ma non è cosa da poco, una figura elegante, curiosa delle idee degli altri, con un sottile filo di ironia a volte amara, di chi molto ha lottato, e in più una carica autoironica che ne sottolineava la grande levatura morale. Una dote antica nel sempre giovane Giovanni.

Danilo Montanari

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