
Don Desio, pardon, l’ex don Desio ha espiato la propria pena. Se non altro quella della giustizia terrena – per abusi sessuali su quattro minorenni ai tempi in cui era parroco di Casal Borsetti – cui la giustizia divina lo aveva consegnato dopo averlo salvato dalle acque gelide del Reno dove, dopo avere bevuto, nel 2014 era finito col proprio Suv. Ora Giovanni Desio, sparito dai radar ravennati, è un uomo libero. Lo è, per la precisione, dal 28 aprile scorso, quando ha terminato il periodo di affidamento in prova. Dunque, nella sostanza, era già uscito prima dal carcere milanese di Opera, dove era finito a seguito della condanna definitiva in Cassazione del novembre 2015, dopo un lungo peregrinare tra una struttura e l’altra.
Condannato in primo grado a 10 anni e 8 mesi dal Tribunale di Ravenna, dopo un processo svolto con rito abbreviato, la corte di Appello di Bologna gli aveva ridotto la pena a 8 anni e 8 mesi, successivamente confermati dai giudici romani. Desio fu arrestato il 5 aprile del 2014, nella sostanza la sua pena effettiva è stata di poco superiore ai sette anni. Ciò in ragione del fatto che l’anno carcerario non corrisponde a quello solare. Anzitutto ha beneficiato dei periodi di liberazione anticipate, vale a dire uno sconto di 45 giorni ogni sei mesi. Successivamente gli è stata accolta la domanda di affidamento in prova, misura alternativa alla detenzione che mira a favorire la rieducazione e il reinserimento sociale del condannato. Un buon periodo in cella, questo è certo, l’ex religioso – ridotto allo stato laicale – lo ha trascorso. Dopo l’arresto compiuto nella canonica di Casal Borsetti dai poliziotti della Squadra mobile, Desio aveva passato circa duecento giorni dietro le sbarre prima a Ravenna poi a Forlì, in una sezione isolata, vedendosi rigettare due volte i domiciliari dal tribunale del Riesame. Domiciliari che successivamente aveva ottenuto, attraverso il proprio legale, l’avvocato Battista Cavassi, prima in una struttura di fiducia della Cei a Città di Castello, in provincia di Perugia, una sorta di clinica per preti segnati da disagi personali; successivamente in una struttura dei Servi della Carità in provincia di Varese, lui che è originario della vicina Saronno, per occuparsi degli anziani ospiti della casa di riposo.
In carcere era tornato a seguito della condanna in Cassazione, a fine 2016. Destinazione Opera, struttura di massima sicurezza ma nota anche per la sua organizzazione e i suoi percorsi rieducativi, nell’ambito dei quali ha ottenuto successivamente la libertà attraverso i periodi di affidamento in prova, terminati poco più di un mese fa. Oggi Desio ha 59 anni. Fu arrestato per avere avuto rapporti sessuali con quattro ragazzini di età tra i 12 e i 15 anni, a lui affidati, perlopiù all’interno della parrocchia che aveva guidato per 13 anni. Gli stessi ragazzini, che lo chiamavano Zio John, dopo l’iniziale provvisionale, attraverso i loro legali hanno da tempo avviato le pratiche per completare l’iter risarcitorio.
l. p.