"’Fabbrica dei marroni’, serve un piano serio"

Barattoni, segretario del Pd di Ravenna, al presidio davanti all’Ortofrutticola del Mugello di Marradi: "Siano mantenuti i livelli occupazionali"

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Solidarietà dal mondo della politica. Ieri, infatti, il Pd di Ravenna e i consiglieri regionali della Romagna sono corsi in sostegno dei lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello di Marradi, storica azienda conosciuta anche come ’la fabbrica dei marroni’, per esprimere la loro vicinanza ai dipendenti dello stabilimento, che ha annunciato la chiusura.

Il segretario provinciale Alessandro Barattoni, i consiglieri regionali Gianni Bessi e Manuela Rontini e la capogruppo di Insieme per Brisighella Angela Esposito si sono recati allo stabilimento, che si occupa della lavorazione e trasformazione industriale di castagne e marroni.

"L’ormai annunciata chiusura dell’azienda – ha commentato Barattoni – continua a destare forte preoccupazione anche nella nostra provincia, visto che la fabbrica si trova al confine con la Romagna Faentina e impiega lavoratori del nostro territorio, soprattutto con contratti stagionali".

A fine dello scorso anno, infatti, l’azienda ha espresso la volontà di chiudere lo storico stabilimento di Marradi e trasferire a Bergamo il comparto operativo. Ai nove dipendenti a tempo indeterminato è stata prospettata la possibilità di trasferirsi in Lombardia, mentre nessuna proposta è stata avanzata ai circa 90 lavoratori stagionali.

La Regione Emilia-Romagna ha già chiesto che si intervenga "per difendere i livelli occupazionali, anche ai fini della salvaguardia e della valorizzazione delle zone montane". È quindi "necessario che il piano industriale che l’azienda si è impegnata a presentare contenga prospettive certe e veritiere riguardo ai tempi e agli investimenti".

Le istituzioni "stanno lavorando per contrastare la crisi – ha aggiunto Barattini –, ma abbiamo voluto esprimere solidarietà ai dipendenti dell’azienda e alle rappresentanze sindacali che hanno istituito un presidio permanente davanti alla fabbrica". L’auspicio è quindi che, agli incontri previsti la prossima settimana "arrivino proposte serie e responsabili per evitare lo spostamento della produzione e rilanciare le lavorazioni nello stabilimento di Marradi – ha concluso il segretario dem ravennate –. Serve un piano industriale che dia adeguate prospettive, in termini di tempi e di investimenti, senza comportare una riduzione degli attuali organici".