Furto di alcolici alla Pousada Fa volontariato, reato estinto

Migration

Era accusato di avere partecipato una sera del giugno 2020 a una razzia di alcolici alla Pousada di Milano Marittima. Uno degli imputati, un 20enne di Sassuolo, aveva già patteggiato la pena. Il secondo, un ravennate all’epoca dei fatti 19enne, tutelato dall’avvocato Guido Pirazzoli, ieri ha estinto il reato attraverso la messa alla prova e sospensione del processo. Il giudice Natalia Finzi ha ritenuto sufficienti le 180 ore di volontariato che il giovane ha svolto presso la Mensa Amica di Cervia, l’equivalente di una pena di tre mesi (due ore al giorno). Quella sera, all’inizio di una estate che di lì a poco sarebbe stata segnata da una movida particolarmente turbolenta per Milano Marittima, i carabinieri avevano fermato in tutto quattro giovani, tra cui due minorenni, accusati di avere sottratto bottiglie di alcolici per circa 500 euro dopo avere forzato il lucchetto di un furgone. I giovani erano stati trovati quando ancora avevano alcune delle bottiglie in mano, in parte già consumate. La visione dei filmati delle telecamere aveva consentito ai carabinieri di identificare i responsabili del furto.

L’allora 19enne, che si trovava in vacanza, era stato processato per direttissima e aveva sostenuto di avere incrociato casualmente all’uscita del locale alcuni conoscenti, i quali gli avrebbero offerto da bere accompagnandolo dietro a una siepe dove erano presenti varie bottiglie. A chiamare il 112 era stato il titolare della Pousada, Emilio Tondini, il quale si era imbattuto in uno dei ragazzi notando subito il furgone aperto. Il 20enne di Sassuolo, nel tentativo di allontanarsi con le bottiglie, era poi caduto a terra.