Giugno, la città d’arte vola E fa il pieno di americani

I dati della Regione: dagli Stati Uniti +116% di presenze rispetto al 2019. I lidi ravennati e Cervia invece crescono, ma non sono tornati ai livelli di tre anni fa

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È davvero l’estate della ripresa del turismo ’pre-Covid’? Forse sì, anche se non siamo ancora ai volumi della florida estate 2019. Ancora più di allora abbiamo voglia di viaggiare, e così i dati diffusi ieri dalla Regione, relativi al turismo nel mese di giugno, occhieggiano all’estate di tre anni fa in maniera sempre più smaccata. Certo, erano altri tempi. E così la prima cosa che salta all’occhio è che se le presenze sono vicine all’obiettivo, i pernottamenti languono in maniera maggiore: colpa, probabilmente, di una situazione economica generale ben più complicata di allora.

Scendiamo nel dettaglio dei numeri e delle destinazioni. Partiamo dalla città d’arte, dove troviamo una lieta sorpresa: un aumento cospicuo degli stranieri rispetto al 2019. Le presenze dall’estero a giugno sono infatti state 7.966, il 240,3% in più del 2021 e soprattutto il 9,1% in più del 2019. La vera differenza la fanno gli americani, che sono stati ben 1.428: un aumento del 116% rispetto al 2019 e del 1.707,6% rispetto al 2021. Gli Stati Uniti insomma hanno scoperto Ravenna e hanno battuto anche i tedeschi, che sono stati invece ’solo’ 1.304 (comunque +18,4% rispetto al 2019). Non solo, ma la città d’arte va controcorrente anche per quanto riguarda i pernottamenti. Si tratta infatti dell’unica destinazione turistica di rilievo in provincia dove c’è stato un aumento rispetto al 2019: +14%, e +54% rispetto al 2021. La media è di 2,2 notti a testa per gli stranieri (17.323, +14,7% rispetto al 2019 e +189,1% rispetto al 2021) e 2,1 per gli italiani (37.350, +13,7% rispetto al 2019 e +26,5% rispetto al 2021). Le presenze dei connazionali, che continuano a fare la parte del leone, sono l’unico segno meno: -9,4% rispetto al 2019, ma +20% rispetto al 2021. In totale sono stati 17.623. Complessivamente i 25.589 turisti in città a giugno rappresentano un incremento del 50,3% rispetto al 2021 e un decremento del 4,4% rispetto al 2019.

Passiamo ai lidi ravennati. Qui i turisti sono stati ben 76.358 a giugno (+32,1% rispetto al 2021, -8,4% rispetto al 2019) per 382.719 pernottamenti (+41% rispetto al 2021, -9,7% rispetto al 2019). La media è di 5 notti a testa. Gli italiani sono stati 60.801 (+15,3% rispetto al 2021, -7,6% rispetto al 2019) e hanno passato sui nostri lidi 294.094 notti (+20,7% rispetto al 2021, -6,6% rispetto al 2019) per una media di 4,8 a testa. Gli stranieri, pur essendo meno, si sono fermati più a lungo: i 15.557 che sono stati sui lidi (+206,8% rispetto al 2021 e -11,6% rispetto al 2019) hanno trascorso qui in media di 5,7 notti a testa (88.625 pernottamenti, +221% rispetto al 2021 e -18,4% rispetto al 2019). Tra i turisti stranieri troviamo 7.693 tedeschi e 1.425 svizzeri, mentre gli statunitensi sono stati solo 215: gli americani, insomma, si sono fermati solo in città.

Veniamo alla reginetta: Cervia da sola registra, ovviamente, più turisti di città d’arte e lidi messi insieme. A giugno l’hanno visitata in 165.048, +28,9% rispetto al 2021 e -0,4% rispetto al 2019. I pernottamenti sono stati in totale 672.909 (+34,1% rispetto al 2021, -3,7% rispetto al 2019), per una media di 4 notti a testa. Gli italiani sono stati 147.915 (+21,8% rispetto al 2021, -0,3% rispetto al 2019) per 579.993 notti (+26,6% rispetto al 2021, -3,4% rispetto al 2019), una media di 3,9 notti a testa. Tra i 17.133 stranieri spuntano 6.526 tedeschi e 2.955 svizzeri, mentre gli statunitensi sono solo 391, confermando la predilezione degli americani per la città d’arte. Le presenze estere a Cervia sono cresciute del 160% rispetto al 2021 e calate dell’1% rispetto al 2019, mentre i pernottamenti in questo caso sono stati in totale 92.916 (+111,7% rispetto al 2021, -5,3% rispetto al 2021). Gli stranieri a Cervia si sono insomma fermati più a lungo degli italiani: 5,4 le notti in media. E ora, con Ferragosto che si avvicina, ci giochiamo la partita più importante dell’estate.

Sara Servadei