ANDREA COLOMBARI
Cronaca

"Ha speronato l’auto della moglie per ucciderla", arrestato

L’uomo è accusato di tentato omicidio per quello che si credeva essere stato un incidente sulla strada tra Sarna e Brisighella

Il giorno dopo l’incidente la donna aveva raccontato tutto ai carabinieri (foto d'archivio)

Il giorno dopo l’incidente la donna aveva raccontato tutto ai carabinieri (foto d'archivio)

La sua auto era finita in un fossato laterale il 19 gennaio scorso tra Sarna e Brisighella. Una strada insidiosa visto che è costellata pure da diversi precipizi. La prognosi modesta rimediata dalla guidatrice - 5 giorni - potrebbe indurre a pensare che le fosse andata bene. Ma quanto accaduto nel primo pomeriggio di quel giorno, non era stato un incidente stradale: almeno secondo la procura, si era trattato di un tentato omicidio aggravato. Proprio così: sull’auto finita fuori strada c’era infatti la consorte del 48enne del comprensorio faentino alla guida dell’auto che - secondo l’accusa - l’aveva intenzionalmente spinta fuori strada.

Arresto e provvedimenti legali

Tanto che martedì sera l’uomo - un tecnico impiantista - è stato arrestato a Brescia, dove si trovava per lavoro, in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Janos Barlotti su richiesta del pm Angela Scorza.

L’interrogatorio di garanzia del 48enne - difeso dagli avvocati Lorenzo Valgimigli, Alice Rondinini ed Elena Bianconcini - è stato fissato per venerdì mattina davanti allo stesso gip che ha deciso per la misura restrittiva. Non è escluso che il diretto interessato decida nell’occasione di parlare fornendo quella che potrebbe essere una plausibile chiave difensiva: ovvero che si era trattato di un incidente stradale a tutti gli effetti dato che lui aveva toccato senza volere la vettura della consorte.

Relazione e dinamiche personali

Secondo le verifiche dei carabinieri della Compagnia di Faenza - gli stessi che hanno notificato la misura -, la relazione tra il 48enne e la donna era stata segnata da alti e bassi. Nel dicembre scorso c’era stata una riappacificazione dopo anni di crisi e tensioni. Tuttavia sembra che già la sera prima dei fatti - era di sabato - una discussione avesse spinto lei a rinunciare a una uscita con le amiche. E che il giorno dopo lui, adducendo una scusa, si fosse presentato al cospetto di lei - forse per gelosia - mentre si trovava a pranzo con una parente.

Il resto è accaduto nel viaggio di ritorno: lui l’aveva sorpassata a velocità sostenuta e - prosegue l’accusa - l’aveva urtata sulla fiancata tagliandole infine la strada. Poi aveva chiamato il carro attrezzi e l’aveva accompagnata in ospedale.

Neanche ai medici la donna aveva raccontato quello che dopo qualche giorno avrebbe riferito ai carabinieri: ovvero che si era ferita non a causa di un incidente stradale ma per un atto intenzionale del marito.