Il Bagno Oasi può riaprire Dissequestrati bar e ristorante

Migration

Il tribunale, su richiesta di riesame formulata dall’avvocato della titolare della struttura Albert Pepe, ha disposto il dissequestro di bar e ristorante dello stabilimento balneare ’Bagno Oasi’ di Lido Adriano il quale quindi da oggi potrà riaprire. Secondo quanto riportato dal gip Sabrina Bosi nel decreto che a fine mese scorso aveva fatto scattare il sequestro, tutto si era innescato il 22 luglio quando la capitaneria di porto aveva accertato una abusiva occupazione demaniale con 86 ombrelloni, 330 lettini e 16 sedie notificando la conseguente diffida.

Ma visto che al 25 luglio la situazione era rimasta immutata, ecco che allora era scattato un sequestro preventivo d’urgenza poi convalidato dal gip il primo agosto. Quindi il 17 agosto il pm Antonio Vincenzo Bartolozzi, grazie alla specifica istanza della difesa, aveva disposto il dissequestro del materiale. Si erano tuttavia verificati - sempre secondo il decreto del gip - ulteriori sconfinamenti per varie decine di metri quadri su area demaniale tra ombrelloni, lettini e sedie: una situazione constatata sia dalla capitaneria di porto che dalla polizia locale. E tale circostanza aveva appunto spinto la magistratura a un ulteriore più pesante sequestro per impedire eventuali ulteriori conseguenze: ecco che allora stavolta l’intera struttura balneare era finita sotto sigilli.

La difesa nel riesame tra le altre cose ha in buona sostanza fatto presente che la situazione venutasi a creare non era stata frutto della volontà della titolare ma dell’azione di un collaboratore. Il tribunale ha ora accolto parzialmente la richiesta decidendo per il dissequestro degli immobili che, come tale, consente la riapertura dello stabilimento la cui concessione è stata pagata fino a fine anno.