Il Covid ci ha tolto un anno di vita Nel 2020 decessi cresciuti del 12%

Nei dati dell’Ausl l’impatto del virus: la mortalità per patologie respiratorie è passata dal 9% al 18%. Silvestrini (Igiene pubblica): "Abbiamo visto il cambiamento anche nell’aumento delle vittime per diabete"

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Abbiamo perso un anno di aspettativa di vita, sono aumentati i decessi ed è aumentato l’impatto delle patologie respiratorie sulla mortalità. L’impatto del Covid si legge qui, nei dati riportati nel ’Profilo di salute’ pubblicato nei giorni scorsi dall’Ausl Romagna: un lungo studio fatto dalla Sanità pubblica col supporto e la collaborazione di tutti gli ambiti territoriali delle tre province romagnole. Il documento fotografa in numeri la nostra vita e la nostra salute, e nei brutti dati relativi alla mortalità del 2020 si vede lo zampino del virus. "Ha inciso e lo sappiamo, lo vediamo nei numeri in maniera indiretta" commenta Giulia Silvestrini, dirigente medico dell’Igiene e Sanità pubblica.

E i numeri questo dicono: nel 2020 in tutta la Romagna sono decedute 14.310 persone, ovvero 1.275 ogni 100mila abitanti, con tassi di mortalità in linea con i numeri regionali. Ma "dopo la tendenza alla diminuzione registrata nel decennio precedente – si legge nel documento – nel 2020 il tasso standardizzato di mortalità subisce un netto incremento (+12% rispetto al 2019) legato all’impatto della diffusione del Covid-19". Per quanto riguarda le cause di morte, quelle principali in Romagna sono le malattie del sistema cardio-circolatorio (30% dei decessi) e i tumori (24%). Ma anche qui compare l’influenza del virus: nel 2020 le malattie respiratorie hanno causato il 18% dei decessi, ovvero "circa il doppio rispetto al 2019 (9% del totale) – scrive l’Ausl –, dato collegabile all’epidemia di Covid-19".

"Tutto questo è dovuto all’impatto del virus – commenta anche Silvestrini –. Basti pensare che la speranza di vita nel 2020 è calata di un anno: prima a 65 anni nella provincia di Ravenna le donne avevano una prospettiva di vita di altri 23 anni e gli uomini di 20. Nel 2020 invece le 65enni possono vivere in media altri 22 anni e gli uomini 19". E pensare che l’aspettativa di vita era in crescita da anni: nel 2019 si attestava a 86 anni per le donne e 82 per gli uomini. "In un anno abbiamo perso un anno di vita – prosegue Silvestrini –. Vediamo l’impatto del Covid anche per quanto riguarda la mortalità per diabete: è aumentata nel 2020, e sappiamo che il diabete è una delle principali condizioni di complicanza del virus. Il Covid, legandosi alla patologia, ne ha aumentato la mortalità specifica".

I dati sono romagnoli perché, come spiega Silvestrini, serve una certa mole di numeri per arrivare a delle conclusioni statisticamente significative. Ma "è chiaro che più anziana è la popolazione e maggiore è stato l’impatto del Covid – dice Silvestrini – e Ravenna ha molti anziani, anche rispetto ad altre aree della Romagna". Qui, insomma, le cose sono andate anche peggio della media.

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