Il ricordo di Marescotti e quella domanda ’Mo te, ad chi sit é fiöl’

[Segue dalla prima]

... Un modo, se si vuole, di trattenerla ancora, d’impedirle d’andarsene definitivamente, ma anche l’unico modo per apprezzarla compiutamente, avvertire il vuoto della sua mancanza futura, riconoscerle l’unicità che le spetta.

Poi ci sono motivi affettivi, che non riguardano solo i legami tra consanguinei (a volte più deboli di quelli spontanei), ma traducono le sintonie, il comune sentire, l’istintiva simpatia, il rispetto e la stima verso una persona a me estranea come percorso. Con la scomparsa di Ivano Marescotti mi capita, puntuale, tutto questo. Rivedere le sue recitazioni, i monologhi, i video – consiglio quello, esilarante e autoironico, girato sul rivale della sua Villanova, su che cosa sia da intendersi per Romagna – e le interviste, mi ha affezionato ancora di più allla lingua romagnola e alle sue infinite, inesauribili capacità espressive e identificative: beninteso, identificative per un romagnolo. Nel film “Asini” del 1999 Ivano interpreta il personaggio di Bastiano, uno stralunato barista venato di robusto anticlericalismo, tanto robusto da indurlo a prendere a schioppettate i preti che hanno la sfortuna d’incontrarlo. Duetta con Claudio Bisio e, mi spiace per quest’ultimo, non c’è pezza: Marescotti lo sovrasta di parecchie spanne. Nevrotico, individualista, polemico, geniale nell’invenzione comica, quel “pataca” citato a prova e suggello di ogni considerazione e discussione, e sopra tutte la domanda chiave: “Mo te, ad chi sit é fiöl”.

Tu, di chi sei figlio? è la domanda identitaria, quella che racchiude la storia sia di una comunità, sia di una famiglia; è il tramandare, l’origine, l’appartenenza. Il raro video girato ai funerali di Stan Laurel, nel febbraio ‘65, s’apre con la frase di Stan “If any of you cry at my funeral, ll never speak to you again”, “se qualcuno di voi piange al mio funerale, non vi parlerò mai più”. Sarebbe piaciuta a Ivano? Credo di sì. I grandi artisti hanno linguaggi comuni.

Paolo Casadio