"In attesa dei tamponi di autodiagnosi"

Dovrebbero arrivare a maggio anche nei supermercati. De Lorenzi (Conad): "Aspettiamo istruzioni ma siamo interessati a questo prodotto"

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Prima li faceva solo l’Ausl, poi sono arrivati negli ambulatori privati e in farmacia, e presto potremo trovarli anche al supermercato. Arrivano i tamponi rapidi antigenici di autodiagnosi, acquistabili facilmente a prezzo modico e che ognuno potrà farsi da solo a casa. Secondo le prime indiscrezioni, sarà possibile trovarli facilmente da maggio nei supermercati e in tutte le tipologie di attività che sceglieranno di venderli. "Siamo in attesa di ricevere istruzioni, ma ancora non sappiamo niente – spiega Paolo De Lorenzi, che gestisce i supermercati Conad Galilei e Conad la Fontana –. Siamo comunque molto interessati a questo prodotto. Credo che una delle situazioni più difficili da gestire in questa pandemia sia la presenza di tante persone asintomatiche che, se non prestano attenzione in modo adeguato, possono essere causa di diffusione del virus. Con questi test ognuno di noi potrà verificare se è positivo facilmente anche in assenza di sintomi, credo che questo vada nell’interesse di tutti. Conad in questo momento si sta adoperando per ottenere il prodotto alle migliori condizioni possibili, per metterlo poi a disposizione della clientela a fronte di una spesa modesta". I grandi supermercati non sono gli unici che sperano di poter avere presto in vendita questo articolo. Anche Alice Branzanti, titolare dell’erboristeria Le Radici di via Diaz, si sta informando: "Sarebbe molto interessante, è un meccanismo di prevenzione in più e mi piacerebbe molto poterlo vendere nel mio negozio. Penso anche a chi ha genitori o nonni anziani, e magari prima di andare a trovarli vuole essere sicuro di non essere contagioso: la cosa andrebbe a vantaggio di tutti, e avere tante tipologie di attività che li vendono eliminerebbe anche code e difficoltà".

Il test non sarà invece venduto in farmacia dove, secondo gli accordi presi con la Regione, si possono effettuare i test in loco ma non venderli per portarli a casa. Secondo Domenico Dal Re, presidente dell’Ordine, è anche una questione di sicurezza: "Eseguendo il test in farmacia il tracciamento è garantito – dice –: se il soggetto è positivo noi lo comunichiamo direttamente all’Ausl. Secondo me i test fatti da soli a casa sono anche un pericolo per la salute pubblica, perché a quel punto sta al soggetto comunicare l’esito positivo al proprio medico". Gli autotest inoltre, come sottolinea Dal Re, non varranno per il ‘green pass’, il cosiddetto passaporto vaccinale valido per viaggiare: "Per avere la certificazione comunque devi andare in farmacia, che essendo convenzionata col servizio sanitario emette un documento che viene stampato e reso disponibile anche sul Fascicolo sanitario elettronico". In vista dell’estate Dal Re spera che il servizio dei tamponi in farmacia verrà esteso anche ai turisti, mentre ora è disponibile solo per coloro che hanno il proprio medico di medicina generale in Emilia-Romagna: "Noi abbiamo già dato la nostra disponibilità alla Regione per estendere il servizio anche ai non residenti".

Sara Servadei