
In corso Saffi sboccia un negozio di fiori
In uno dei corsi più colpiti dall’alluvione di maggio scorso, tra tante attività che faticosamente hanno riaperto e altre che si sono spostate o sono ancora chiuse, nei giorni scorsi ne è sbocciata a Faenza una nuova. Si tratta di Petite Fleur in corso Saffi, nome francese che richiama la delicatezza e l’eleganza del settore merceologico trattato, ovvero i fiori, e tante idee. Un’attività giovanissima, non solo perché giovane è l’età delle due imprenditrici che hanno deciso di investire sogni e risparmi nella bottega che si trova all’interno del centro storico manfredo. Dopo l’inaugurazione di sabato a cui ha preso parte anche il sindaco Massimo Isola, al civico 24 dove sorgeva l’agenzia Minardi, la 35enne Francesca Cavini e la 28enne Giada Padovani da lunedì hanno aperto i battenti accogliendo i clienti e tante altre persone incuriosite da quel nuovo e colorato negozio. "Ci occupiamo della vendita di fiori recisi, piante e composizioni floreali, ma abbiamo anche una vasta gamma di oggettistica artigianale come candele profumate, ceramica, e posateria d’argento incisa. Tutta al femminile, i fornitori infatti sono tutte donne" spiega orgogliosamente Giada Padovani. Appassionata di fiori sin da piccola, Padovani dopo aver iniziato a lavorare nella serra dell’azienda di famiglia che si occupa di animali da cortile, mangimi e anche di piante, ha conseguito il diploma di fiorista e seguendo la propria passione ha lavorato per alcuni anni come ambulante nel mercato cittadino. "Da tempo pensavo di aprire un negozio – chiarisce –, ma la situazione economica globale degli ultimi anni imponeva cautela". Il caso poi ha voluto che durante l’allestimento di un matrimonio incontrasse Francesca Cavini, socia insieme alla quale ha oggi intrapreso la nuova avventura. "Ho lavorato per 8 anni in un’azienda di catering - ricorda Cavini - poi ho avviato un progetto come wedding planner e insieme a Giada abbiamo collaborato all’organizzazione di vari matrimoni. Io ero in cerca di nuovi stimoli, lei voleva aprire il negozio, così ci siamo trovate sulle idee e abbiamo deciso di compiere questo passo insieme". D’aiuto, come affermano le due, è stato anche il vissuto quotidiano: "Siamo entrambe sposate ed entrambe abbiamo figli quindi diciamo che ci siamo trovate anche sotto questo aspetto. Giada è diventata il mio marito lavorativo, andiamo molto d’accordo". Proprio grazie al background l’attività sarà attiva anche "negli allestimenti per ricorrenze ed eventi aziendali, e ovviamente cerimonie, come i matrimoni".
E anche se per aprire le due imprenditrici hanno dovuto affrontare gli adempimenti burocratici necessari, la soddisfazione è ora tangibile. "Ho finito con i mercati il 23 dicembre - evidenzia Padovani -, poi ci siamo dedicate alla ricerca del negozio, quindi all’idea di allestimento nei primi giorni di gennaio, e infine abbiamo messo mano al locale una settimana fa. Fino ad allora siamo state soggette a tanta burocrazia. Non è stato semplice, ci sono tante regole, normative e spese, e ci sono pochi incentivi ma volevamo aprire in occasione di San Valentino e ce l’abbiamo fatta". "Regalare un fiore è qualcosa che si avvicina all’anima di una persona – conclude Cavini –. Non solo per San Valentino, crediamo che il fiore sia un regalo sempre attuale e gradito, non solo dal partner ma anche da amici e parenti. Noi cerchiamo di proporlo con vari elementi, anche moderni".
d.v.