
Il mantello usato. da papa WojtylaI. L’anno santo sarà aperto il 29. dicembre in Duomo
A pochi giorni dall’inizio del giubileo ordinario dell’anno 2025, che a Ravenna verrà aperto dall’arcivescovo monsignor Lorenzo Ghizzoni il prossimo 29 dicembre in Cattedrale, al Museo arcivescovile di Ravenna si inaugura domani l’esposizione del manto giubilare indossato da Papa Giovanni Paolo II a San Pietro, nel 2000, in occasione del precedente giubileo, per il rito di apertura della Porta Santa della basilica Vaticana. Il Museo Arcivescovile di Ravenna, su iniziativa della Diocesi e dell’Opera di Religione, ospiterà dunque in esposizione – per la prima volta in Italia – il manto giubilare indossato da papa Wojtyla nel 2000.
Il legame con Ravenna è stretto. Il motivo di quest’opera d’arte, realizzata da Stefano Zanella e Gianluca Scattolin dalla sartoria veneziana Decima Regio, è stato ispirato da un frammento musivo del Duomo di Ravenna: "Il cerimoniere del Papa – ha raccontato Zanella – ovvero monsignor Piero Marini, e monsignor Guido Marchetti, allora economo e direttore dell’Opera di Religione a Ravenna, si conoscevano da tempo, tanto che, nel 2000, monsignor Marchetti ci chiamò a Ravenna per realizzare alcuni abiti sacri per le celebrazioni in Cattedrale, sul modello di quelli già confezionati per il Collegio cardinalizio in vista dell’Anno Santo. Ma, già da molto tempo, visitando Ravenna e il Duomo negli anni dei miei studi, mi colpì particolarmente quel frammento pavimentale del XII secolo. L’immagine mi rimase impressa e mi si ripresentò quale fonte estetica per il manto del Santo Padre. Con soddisfazione, ricordo anche che monsignor Marchetti fu informato di questo particolare".
Molti del resto ricordano la scena che, in tv, fece il giro del mondo. Papa Giovanni Paolo II, già con i segni degli anni e della incipiente malattia, che apre la Porta Santa a San Pietro per il grande Giubileo del 2000. Sulle sue spalle, quel manto brillante, in oro, blu e rosso, che è rimasto impresso nella memoria di tutti. A realizzarlo, con altri 4mila paramenti poi donati al Vaticano per le celebrazioni giubilari, è stata appunto la Decima Regio, sartoria specializzata nella confezione di paramenti sacri. L’opera è stata finanziata allora dall’Associazione industriali tessili di Prato. Il manto che sarà esposto a Ravenna è stato indossato una sola volta da Papa Giovanni Paolo II, appunto la notte dell’apertura della Porta Santa, il 24 dicembre del 2000. Poi fu donato da monsignor Piero Marini ai suoi autori e da allora è stato esposto a Tokyo, a Città del Messico, in Polonia, in Francia e negli Usa. Ieri mattina, monsignor Lorenzo Ghizzoni e l’autore del manufatto Stefano Zanella, hanno presentato alla stampa il manto che da domani caratterizzerà il museo arcivescovile.
Roberto Romin