
Alex Corno davanti a una sua opera. La mostra sarà visitabile fino al 6 aprile
Espone per la prima volta a Ravenna lo scultore brianzolo Alex Corno, classe 1960, che ha trovato nel ferro la materia d’eccellenza per le sue opere. La sua personale, intitolata ‘Costruire il cielo’ a cura di Pierluca Nardoni, si inaugura oggi (alle 11) alla Fondazione Sabe per l’Arte di via Pascoli 31, dove resterà aperta fino al 6 aprile a ingresso libero, dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19. La mostra è uno sguardo sulla sua recente produzione, attraverso 25 opere di dimensioni varie, illuminate dal calore, dall’anima pop, che esprimono la costante ricerca di equilibrio tra le materie industriali e i richiami a una dimensione spirituale e cosmologica. Nel 2013 è uscita la sua monografia a cura di Luciano Caramel per i tipi di Silvia Editrice dove è stato definito ‘il fabbro celeste’. Corno, dopo l’Accademia di Brera a Milano sotto la guida di Alik Cavaliere e una decina d’anni d’insegnamento, si è dedicato pienamente all’arte…
"Sì, è stato come rispondere a una ‘chiamata’. Ho realizzato di tutto, da assemblaggi di materiali di recupero a sculture in cui il ferro saldato acquista ritmi sempre più aerei e dinamici, misurandomi anche con le dimensioni monumentali richieste da importanti commissioni pubbliche".
Com’è nato il contatto con la Fondazione Sabe di Ravenna? "Già in Accademia avevo conosciuto la scultrice Mirella Saluzzo, fondatrice della galleria insieme al marito Norberto Bezzi. Gli stimoli per una mia personale sono arrivati, nei mesi scorsi, da Francesco Tedeschi del comitato scientifico e da Pierluca Nardoni che apprezzano il mio lavoro. Sono emozionato e spero che la mostra riesca ad avere un certo appeal".
Come nasce il titolo ‘Costruire il cielo’? "Dall’esigenza di valorizzare la dimensione spirituale ed eterea, la voglia di riscatto, il desiderio di rinascita che hanno caratterizzato i miei ultimi lavori. Una volta, una scrittrice mi disse che gli artisti prendono dal cielo, gli scrittori dalla terra. L’ho presa in parola".
Per quasi dieci anni lei ha collaborato con la Valley House Gallery & Sculpture Garden di Dallas in Texas, dove ha realizzato tre personali… "È stato un test per capire le differenze fra Europa e Usa. Da noi c’è un maggiore spessore culturale, da loro il business viene prima di tutto. Sarebbe bello potersi dedicare all’arte sapendo di poter sempre contare su adeguati mezzi economici".
Roberta Bezzi